“Lo spettacolo vergognoso che questa sera si è svolto nell’aula Pucci ha superato davvero i limiti della tollerabilità.
Forse è possibile comprendere, seppur senza giustificare o tollerare, che alcuni cittadini spinti dalla disperazione urlino insulti nella massima assise comunale rivolti ai rappresentanti stessi dell’amministrazione, ma non, cosa ben più grave, che lo facciano nei confronti di altri cittadini che con loro condividono gli stessi identici gravissimi problemi.
Abbiamo sentito con triste chiarezza persone in platea insultare altre persone ( e peggio colleghi ) nella stessa problematica situazione di dolore, vessazione ed insicurezza, e dare loro dei venduti, dei lecca c***, augurare loro la morte, fare insinuazioni sessiste e chiarissimi insulti razzisti.
Abbiamo visto una lavoratrice doversi opporre allo stesso inqualificabile comportamento, che in questo caso però proveniva inammissibilmente da uno degli scranni dell’opposizione, chiedendo, rossa in volto e sconvolta, che si lasciasse dare al Sindaco la risposta che i convenuti stavano aspettando, cadere in terra svenuta e con orrore abbiamo udito i colleghi di questa persona insultarla, mentre ancora giaceva sul pavimento e augurarle la morte, anzi di più: dire “se non muore la ammazzo io”.
Abbiamo visto la massima assise comunale trascinata in un comportamento che non avremmo mai voluto vedere.
Abbiamo visto scene che non devono verificarsi e che hanno l’unico evidente fine di creare un vero deserto sociale; distruggere la civiltà nella nostra città al solo fine di rallentare o interrompere il lavoro necessario per trovare soluzioni.
Ci auguriamo, senza grande speranza di essere esauditi, che nelle sedi politiche e nella città stessa torni il dialogo perché così la nostra città è morta.
Insieme a tutti i cittadini”.
Un cittadino.