Lezione sulla piattaforma italiana dell’economia circolare al Polo Universitario di Civitavecchia per il ciclo di Workshop sull’Economia Circolare
Questa volta le aule virtuali del corso Laurea Magistrale in Economia Circolare dell’UNITUS a Civitavecchia, sotto la direzione del professor Enrico Maria Mosconi, si sono aperte per una lezione, nei giorni scorsi, dell’ingegner Roberto Morabito dell’ENEA. Moltissimi studenti e poi dottorandi ricercatori e professori si sono collegati per ascoltare il seminario sulla circular economy.
Morabito che dirige il Dipartimento Sostenibilità dei Sistemi Produttivi e Territoriali all’ENEA, ha tenuto una lezione sulla Piattaforma Italiana sull’Economia Circolare.
Ha aperto i lavori Mosconi: “Il nuovo piano d’azione per l’economia circolare-ha detto- stabilisce un programma orientato al futuro per costruire processi puliti e circolari, ma anche più competitivi e mira ad accelerare il profondo cambiamento richiesto dal Green Deal europeo. Una sfida industriale che, nella visione degli obiettivi basa il futuro dello sviluppo dell’industria europea su due assi: green transformation e digital transformation. Una sfida che si gioca facendo leva sul mercato unico e il potenziale delle tecnologie digitali e la transizione verso l’economia circolare. “
Morabito, ha avviato la sua lezione chiarendo quanto la transizione energetica e quella circolare siano interrelate e complementari. Nella su trattazione ha poi posto l’accento su come la strategia per le materie prime critiche abbia effetti sulla sostenibilità e vantaggi competitivi per filiere industriali e della manifattura ad alto valore aggiunto.
La circolarità va applicata a livello di sistema all’interno dei cicli produttivi, tra i cicli produttivi e tra i cicli produttivi e il territorio – ha detto Morabito – che ha poi spiegato come , proprio in questa ottica, oggi le città potrebbero essere considerate come potenziali miniere aperte che possono fornire materia prima a tantissimi processi. L’Ingegnere ha poi Spiegato il ruolo e la funzione della piattaforma ICESP che rappresenta non soltanto un’interfaccia tra tutti gli attori che vogliono giocare un ruolo per l’economia circolare, ma uno strumento strategico per la transizione circolare a livello internazionale.
Le nuove generazioni di laureati che possono progettare i modelli innovativi di una economia collaborativa e della partecipazione che supportati dalle tecnologie digitali accelereranno non solo la circolarità ma anche la dematerializzazione della nostra economia, e consentiranno, tra l’altro, all’Europa di ridurre la dipendenza dalle materie prime.
“L’importanza di incontri ad alta intensità-sottolinea il professor Mosconi- di interazione con le figure di alta dirigenza come l’ingegner Morabito, non solo è l’occasione per gli studenti magistrali di approfondire gli strumenti strategici per attuare la strategia per la circolarità ma anche di arricchire le loro potenzialità di prospettiva alla fine del percorso Universitario”.
Il corso di laurea Magistrale in Economia Circolare dell’Università degli studi della Tuscia si propone di costruire un nuovo profilo professionale, con accento multidisciplinare, anche per rispondere alle esigenze di professionalità da parte di organizzazioni, enti ed imprese. E’ suddiviso in due curriculum: quello “green” focalizzato sulla produzione industriale in una visione circolare ed un secondo “blue”, orientato ad un approccio circolare all’economia del mare, in tutte le sue declinazioni. Il corso di laurea, come molte altre attività, si svolge in sinergia presso il Consorzio dell’Università per Civitavecchia con i suoi soci: la Fondazione CariCiv, il Comune di Civitavecchia e L’Università della Tuscia.