LIBERTA’ O CONTROLLO? TU COSA SCEGLI? di Alessandro Spampinato (2^parte)
(continua…)
Dove sono finiti il buon senso, il dibattito, l’educazione civica, lo spirito d’iniziativa, la creatività e la voglia di crescere insieme? Ancora una volta nella storia stiamo lentamente preparando la strada ad un sistema di ubbidienza cieca per paura, al controllo e al demone della burocrazia. Sono sicuramente cicli storici, fasi, passaggi, ma come mai l’uomo non riesce a imparare dal passato? Forse bisognerebbe restituire la sua importanza al ragionamento e all’analisi. Fermarsi a riflettere e a guardare la propria e altrui realtà da più punti di vista potrebbe svegliarci da questo torpore rassegnato che ci sta guidando verso una sudditanza collettiva a qualche potere forte. Proprio come possiamo vedere nell’immagine del faraone che tiene in mano lo scettro sacro e la verga del potere, oggi siamo sulla soglia di passaggio da un sistema sociale fondato sullo scettro della democrazia, della libertà, della tolleranza e della cultura ad un sistema fondato sulla verga del controllo di massa, della burocrazia, della repressione e dell’ignoranza. Oggi ci sono ancora entrambe le possibilità e questo vuol dire che possiamo fare un passo in dietro verso la libertà. Sono tempi difficili per tutti, in tutti i campi e quando la gente soffre inizia a sperare nei miracoli e in un salvatore che risolva le cose e la liberi dal male. Ma basta aprire un libro di storia per scoprire come andrà a finire. Dobbiamo noi riprendere in mano le nostre vite, riattivare il pensiero critico e razionale, rimboccarci le maniche e opporci ai disvalori di oggi per rincontrarci come persone, nella nostra umanità con intelligenza. Nasciamo liberi in questo mondo che appartiene a tutti, non abbiamo bisogno di padroni, di uomini potenti che ci governano, di telecamere e libri con migliaia di leggi e regolamenti, tantomeno di dittature, abbiamo bisogno di strumenti per lavorare e realizzare noi stessi, migliorarci e incontrarci umanamente e liberamente. Queste parole sono normali quando c’è democrazia, cultura e un’idea di futuro, sono banali e sciocche quando c’è dispotismo, ignoranza e brama di potere. Proviamo a riaccendere il lume della ragione e a guardare dentro noi stessi.
(fine)