LO “SPIRITO DI NEW ORLEANS” HA CONTAGIATO TUTTI
Arrivi a Tolfa e capisci da subito che c’è qualcosa di diverso: un paese colorato, accogliente, affascinante; le atmosfere pacate ma pervase di gioia, musica, passione, sapori, balli e sorrisi.
Gente che affolla “in punta di piedi” l’anima di Tolfa, piazza “vecchia” e piazza “nuova”, la centrale Via Roma e la sua meravigliosa Villa Comunale, cuore pulsante del festival.
Ma la sua musica, quella musica, fa nascere ogni volta emozioni e sentimenti nuovi, fa venire voglia di ballare, di battere le mani, fa gioire; ma soprattutto fa commuovere.
Fanno commuovere le “donne in rosa”, la loro voglia di colorare le loro vite segnate – “mi sa che a noi, dentro la chemio, ci hanno messo qualcosa; ci hanno messo la voglia di gioire per le cose vere della vita. Insieme possiamo smuovere il mondo, soprattutto perché abbiamo vicino due persone eccezionali, il Professor Masetti e il Professor Franceschini”.
Partecipazione e condivisione sono i tratti distintivi del Tolfa Jazz, insieme a patrimonio artistico e culturale, tradizione e innovazione; un festival vivace, dinamico, popolare e sano divertimento.
La direzione artistica di questa 8^ edizione è frutto di due anni di lavoro e di viaggi compiuti dagli organizzatori per andare a scoprire e vivere realtà diverse:in particolare la partecipazione al “mardi gras” e al “French Quarter Fest” di New Orleans, “Jazz Ascona”, l’incontro con Winton Marsalis al Lincoln Center di New York e l’amicizia con Graziano Uliani del “Porretta Soul Festival”.
Tutto questo ha portato Egidio, Alessio e Fabrizio a proporre “Spirit of New Orleans” che significa una musica senza etichette e che rispecchia la vera essenza del jazz: musica popolare nata per far ballare e divertire; significa nessuna distanza tra performers e pubblico, lo spettacolo si fa tutti insieme.
Un movimento culturale che ha più di un secolo di vita e che ha saputo miscelare bene tradizione, folklore ed innovazione.
Il vero successo di questi tre giorni è stato la partecipazione attiva di tutti i “tolfetani”; orgogliosi del proprio paese, si sono mostrati allegri e colorati nel promuovere il festival e calorosi nell’accogliere il pubblico; hanno preparato festoni, cucito abiti, hanno reso Tolfa più bella che mai.
La “parata in rosa” del venerdì (dedicata alla Susan G.Komen – lotta ai tumori al seno) ha lasciato il posto alla “Disney street parade” il sabato: il paese è stato invaso da piccoli e grandi “gattini” al suono di “tutti quanti voglion fare jazz”.
Sul palco si sono alternati i bravissimi e colorati Max Lazzarin & The Lazy Pyrates (con la presenza di Stefanie Ghizzoni ed Eric Daniel), i travolgenti Pink Puffers, la black music di “James&Black” e il suond dei “Fat Bones”; in chiusura, per la prima volta in assoluto, il “Burlesque show”.
Le vere protagoniste del Tolfa Jazz sono state le “birds”, le coloratissime collanine di perle fatte arrivare apposta da New Orleans e che rappresentano la tradizione del loro “mardi gras”: lanciate dal balcone ( come vera tradizione ) e dal palco hanno coinvolto grandi e piccoli in un forte senso di appartenenza al festival.
Molto apprezzate, inoltre, le proposte culinarie e artistiche ( la mostra di Note “arte” di Riccardo Pasquini).
Chi ha avuto modo di vivere Tolfa in questi giorni, di partecipare alle parate e ai concerti nel “grande” anfiteatro, chi ha visto ballare e divertirsi le migliaia persone ha creduto veramente di trovarsi a New Orleans.
Un sentito grazie all’amministrazione comunale e agli sponsor che hanno permesso il festival con il loro supporto logistico ed economico.