Lo staff dei giovani
Con Frascarelli per D’Ottavio alla Regione, la squadra di Forza Italia è al lavoro.
Hanno tra i 20 ed i 30 anni i giovani azzurri che da circa tre settimane stanno lavorando al fianco di Giancarlo Frascarelli per sostenere il forzista Roberto D’Ottavio al consiglio regionale del Lazio. Sono grafici, ragionieri, agenti di sicurezza, studenti di Economia e Sociologia, ed ancora periti meccanici, fotografi, insegnanti di danza nonché esperti di giochi di ruolo dal vivo. Sono un gruppo affiatato, dinamico, entusiasta e voglioso di comprendere cosa significa oggi il termine “politica”, ma soprattutto cosa si nasconde dietro il binomio ricorrente del “fare politica”. Fiero di loro, del loro dinamismo e della voglia di imparare, il vice coordinatore di Forza Italia, responsabile del comitato di viale Garibaldi.
Per quale ragione questi ragazzi hanno deciso di collaborare con Lei?
“Sono anni che i giovani ci circondano e ci chiedono di insegnargli le nostre esperienze. Desiderano che la classe politica si rinnovi, dando spazio a loro che sono fucine di idee e programmi che potrebbero cambiare il volto delle nostre realtà. D’altronde sono pochi i politici che hanno contatti quotidiani con questo mondo, ancora meno quelli disposti a dargli spazi, offrirgli visibilità. Ragazzi che pongono domande sensate e concrete: vogliono sapere se la politica sarà in grado di dare risposte serie ai loro innumerevoli quesiti concernenti innanzitutto il lavoro, nota dolente della nostra realtà. Ed ancora: lo Stato si ricorderà di noi tramite i suoi rappresentanti? Saremo tutelati? Tra le domande più ricorrenti. Non mancano domande sulla città relative alla viva speranza di un prossimo cambiamento”.
Che cosa Le trasmettono questi ragazzi?
Entusiasmo, voglia di progettare e di lavorare al loro fianco per vederli realizzati in quelle che sono prospettive di vita che ognuno di loro nutre. Dopo aver vinto le elezioni regionali, questa è la nostra speranza chiaramente, ci sederemo al tavolo con loro e ci confronteremo per inserire nel programma politico giovanile del futuro le loro interessanti proposte. Il mondo giovanile è un contesto ideale dal quale trarre gli stimoli migliori per andare avanti: si cresce insieme, ogni giorno, al fine di arrivare all’obiettivo comune di vederli impegnati nella costruzione della società che verrà”.
Un numero elevato di comitati elettorali in città ma pochi volti giovani a caratterizzarli: il suo sembra dunque un’eccezione…
E di questo ne sono chiaramente orgoglioso. E’ motivo di vanto vedere nell’ufficio che abbiamo allestito per sostenere Roberto D’Ottavio in Galleria Garibaldi una moltitudine di ragazzi impegnati concretamente, motivati da uno spirito di collaborazione invidiabile, stimolati dall’idea di creare insieme un percorso che possa portarli ad emergere sulla base delle loro competenze. La loro educazione, il rispetto per la gente, la gentilezza con la quale si rapportano con i tanti amici che vengono a trovarci risultano lodevoli. Una delle riflessioni che mi capita spesso di fare riguarda la fortuna che ho avuto nell’incontrarli: ognuno di loro, grazie all’entusiasmo che lo caratterizza, mi sta trasmettendo emozioni decisamente forti.
Tra i vari progetti in cantiere, la scuola politica…
Abbiamo già ricevuto l’adesione di circa cinquanta ragazzi disposti ad imparare le modalità attraverso le quali impegnarsi in ambito politico. Sarà un percorso strutturato in lezioni nelle quali illustrare i criteri guida della “buona politica”: dai principi fondanti della nostra Costituzione al dialogo con gli uffici amministrativi, passando dal rapporto con la gente che è il concetto fondante del mio personale percorso politico. Non a caso sono ritenuto un rappresentante politico “al servizio del cittadino”: ogni problema che mi è stato presentato nel corso di questi anni si è tramutato in un’attenzione specifica verso lo stesso, con il fine unico di permettere alle persone di avere dignità. “I vostri problemi saranno le mie battaglie” recitava d’altronde un mio slogan del passato, e ciò la dice lunga sul modus operandi da me adottato: la concretezza è sempre stato il mio imperativo categorico. Vorrei trasmettere questi valori ai ragazzi che ad oggi mi sono vicini: la capacità di ascolto, la motivazione sempre e comunque, la voglia di essere costruttivi e di centrare l’obiettivo.