Insieme alla Sapienza Università di Roma e a tutto il mondo accademico italiano, l’Università della Tuscia piange la scomparsa del prof. Tullio De Mauro, un grandissimo maestro della linguistica contemporanea ed uno dei più attivi protagonisti della vita culturale italiana.
Il forte impegno dedicato nel corso della sua lunga attività alla lingua italiana, alla sua storia, al suo lessico, all’educazione linguistica degli italiani e quindi alla scuola italiana, a cui attribuiva importanza primaria nel progresso sociale e nell’affermazione della democrazia diffusa nel nostro Paese, lo hanno reso noto anche al grande pubblico, al di là degli ambienti strettamente specialistici. Tutti conoscono Il grande dizionario italiano dell’uso (GRADIT, 6 volumi, Torino, UTET 1999) e numerose generazioni di docenti dell’università e della scuola si sono formate sulla sua Storia linguistica dell’Italia unita (1.a ed., Bari, Laterza 1963).
All’Università della Tuscia il prof. De Mauro era molto legato: qui insegna da anni la moglie, prof.ssa Silvana Ferreri; qui insegnano o hanno insegnato molti di coloro che si sono formati al suo lungo magistero e hanno partecipato a vario titolo ai numerosi progetti da lui ideati o guidati nel campo dell’educazione linguistica, della lessicografia e più in generale della teoria linguistica. A dimostrazione della vicinanza con l’Università della Tuscia, qui ha tenuto nel corso degli anni varie lezioni magistrali, comunicazioni e conferenze, ultima delle quali poco più di un mese fa, il 23 novembre 2016, in occasione della lezione inaugurale dei corsi di studio 2016-17 del Dipartimento di Scienze umanistiche, della comunicazione e del turismo. In quell’occasione il prof. De Mauro ha presentato presso l’Auditorium dell’Ateneo gremito i risultati di uno dei lavori a cui si stava dedicando negli ultimi tempi, una riedizione del Dizionario di base dell’italiano. L’incontro rimarrà un ricordo indimenticabile per tutti coloro che, numerosi anche tra gli studenti delle scuole secondarie viterbesi, vi hanno partecipato.
“Il prof. De Mauro ha saputo interpretare i cambiamenti della società interpretando la conoscenza come fattore di sviluppo sociale. Ci lascia un grande studioso, ma il suo ricordo resterà vivo nell’università come testimonianza del valore educativo e sociale dello studio e della conoscenza per le generazioni presenti e future”.
Tutto l’ateneo si unisce al cordoglio della famiglia per la scomparsa del prof De Mauro.