L’Università Agraria di Civitavecchia smentisce quanto riportato ieri sulla stampa in riferimento alla richiesta di assemblea depositata da alcuni consiglieri dell’Ente. La richiesta sarà trattata con la dovuta celerità e se conforme ai requisiti statutari accolta come è dovuto.
Piuttosto detti consiglieri sanno bene, molti sono da vari mandati seduti tra i banchi dell’Agraria, che il luogo deputato per le assisi non è certo un’arena gladiatoria. Le riunioni servono per discutere e deliberare e questo deve avvenire nella massima praticità ed in un luogo che consenta di esercitare i diritti di informazione e di accesso di tutti i consiglieri presenti senza necessità di interrompere e rinviare la seduta.
L’Università Agraria è un Ente di tutela dei beni pubblici appartenenti alla collettività civitavecchiese e non un palcoscenico dove esercitare la propria arte drammatica alla ricerca di un pubblico. Si accertino piuttosto che una mozione che ha lo scopo di far abbandonare la tutela dei beni pubblici in questo già disagiato territorio non sia contro legge e abbiano il coraggio di dichiarare apertamente lo scopo di tanto chiasso, gli stessi che fin’ora sono stati in silenzio. Piuttosto li invitiamo a meditare su quanto dichiarato in pubblica udienza dal Commissario agli Usi Civici che ha giudicato l’operato dell’Università Agraria in merito a questa vicenda come efficiente e diligente.
Università Agraria di Civitavecchia