Lussazioni acromion-claveari (2^ parte)
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Quadro clinico
La lussazione acromion-claveare determina una deformità del profilo anatomico causata dalla prominenza sottocutanea dell’estremità laterale della clavicola. I sintomi rilevati sono il dolore che può irradiarsi alla spalla o al collo e peggiorare durante il movimento, in particolar modo durante il movimento di abduzione e adduzione del braccio. Il dolore, di per sé, può essere la causa della riduzione della mobilità passiva ed attiva della spalla e della limitazione nello svolgimento di attività di vita quotidiana e attività sportive. All’esame clinico si può presentare gonfiore, ematoma e/o deformità della clavicola rispetto all’arto sano ed è possibile che si presentino dolori alla palpazione. L’instabilità cronica dell’articolazione acromion-clavicolare può portare a una compromissione della funzione della spalla, tra cui affaticamento muscolare, discinesia scapolare, sensazione soggettiva di pesantezza dell’arto superiore coinvolto e un’adduzione orizzontale dolorosa.
Durante l’esame clinico, il paziente deve essere posto in posizione seduta o in piedi poiché, in questo modo, aumenta la deformità dovuta al peso del braccio. È possibile riscontrare il segno clinico tipico di questa problematica definito “tasto del pianoforte” in cui il professionista, premendo sull’estremità distale della clavicola, ne determina un abbassamento (riportandola in posizione fisiologica), con conseguente risalita una volta terminata la pressione.
I test clinici più utilizzati durante la visita sono:
- PALPAZIONE della rima articolare per evocare i sintomi
- AC SHEAR TEST: il professionista produce una compressione sull’articolazione per riprodurre il dolore
- PAXINOS TEST: l’obiettivo è lo stesso del test precedente
- TEST DI ADDUZIONE ORIZZONTALE: il clinico tenta di stressare in compressione l’articolazione portando l’arto coinvolto in direzione della spalla controlaterale
Diagnostica per immagini
L’esame radiografico rappresenta l’esame standard per quanto riguarda questa tipologia di lesione, permettendo di differenziare la lussazione acromion-claveare dalle fratture dell’estremità laterale della clavicola. Si esegue anche una proiezione ascellare, necessaria per valutare l’entità dello spostamento della clavicola sul piano orizzontale.
L’integrità dei legamenti coraco-claveari, nei casi dubbi, può essere valutata con una radiografia antero-posteriore comparativa sotto stress: applicando dei pesi ai polsi del paziente, si valuta lo spostamento tra coracoide e clavicola a livello del lato leso e di quello controlaterale, registrandone la differenza.
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