CIVITAVECCHIA – Dopo un bando con requisiti che potremmo definire quantomeno “creativi”, ed un’assegnazione, che ad essere buoni potremmo definire “imprudente”, i locali da fornire alla Regione per il centro dell’impiego civitavecchiese restano tuttora un lontano miraggio. Nel frattempo i residenti della nostra città, per poter fruire di servizi essenziali come questo sono costretti a recarsi presso Tarquinia o addirittura, in alcuni casi, anche presso Roma. L’alternativa nella nostra città sono le agenzie private che forniscono lavoratori interinali, soluzione che tanto piace a questa amministrazione ed in particolare alla partecipata CSP, che in alcuni casi è riuscita addirittura a farsi sponsorizzare. Del resto questa amministrazione di centro destra è in linea con i tre quarti dei governi regionali che non sono in grado, o forse non riescono, o qualche malpensante addirittura ipotizza che non vogliono, avviare i centri per l’impiego che garantirebbero l’incontro tra domanda di lavoro e offerta. Abbiamo assistito la scorsa estate alla lamentela diffusa sulla questione della carenza di lavoratori nel settore turistico e ricettivo, e dall’altro lato la costante lamentela sulla nullafacenza dei percettori del reddito di cittadinanza. Bene! Se avessimo avuto un centro per l’impiego, il ristoratore si sarebbe rivolto a loro, e i centri avrebbero convocato i percettori, che se avessero rifiutato l’offerta di lavoro avrebbero perso il sostegno e tutti sarebbero stati contenti. Invece è stato fatto di tutto per dimostrare che il provvedimento dei 5 stelle non funzionava, come del resto è stato fatto con il superbonus, per il quale addirittura è stata inventata una voragine nel bilancio dello Stato.
Aspettiamo con ansia lo scioglimento del ghiacciaio che da ormai quattro anni immobilizza l’azione amministrativa della nostra città. Ma ormai pensiamo di dover puntare tutto sulla prossima amministrazione, da questa non possiamo aspettarci che un ulteriore rimpastino ad opera del sindaco fornaio.