M5S, risposta ad Attig: “come si sta contenendo la spesa di Csp?”
La neo principessa del foro ed esperta di diritto societario nonchè amministrativo Fabiana Attig non lesina perle di saggezza, utili come un paio di infradito sull’Himalaya. In una situazione normale non andrebbe degnata di risposta ma purtroppo ricopre un ruolo pubblico e quindi ciò che dice necessita di attenzione.
Per quanto riguarda gli equilibri economici di CSP, a cui la consigliera è improvvisamente interessata, attendiamo ancora risposta sul blocco del bando per l’assunzione a tempo indeterminato dei lavoratori del porta a porta. Eppure ciò porterebbe ad un risparmio di circa il 30% rispetto al lavoro interinale ma, soprattutto, (se la signora si togliesse il cappello della consigliera e mettesse quello della sindacalista se ne accorgerebbe) alla creazione di lavoro stabile. Ci dicesse anche perchè non tutti i lavoratori del servizio idrico hanno preso la via di AceaAto2 SpA. Anche lì vi sono alcune centinaia di migliaia d’euro di risparmi. Attendiamo risposte. Se ne ha, la consigliera.
Per quanto riguarda il CDA, il Testo Unico sulle Partecipate individua in 240.000 euro il tetto massimo per i compensi dell’intero organo ma, purtroppo, le tabelle con le fasce di retribuzione differenziate sulla dimensione della società, non sono mai state prodotte così come i decreti attuativi della legge stessa. Quindi si va ad interpretazione procedendo per analogia con altre normative precedenti, che ha portato a fissare il costo del CDA di CSP in 190 mila euro di cui una parte fissa e una variabile sulla base degli obiettivi.
L’interpretazione che viene attualmente utilizzata per CSP è stata prodotta dal responsabile dell’ufficio Controllo Analogo, dalla Segreteria Generale del Comune, dal notaio che ha verificato lo Statuto e collaborato alla sua stesura ed infine dal Collegio dei Revisori dei Conti del Comune, che hanno espresso parere favorevole alla delibera di consiglio di approvazione dello Statuto e a quella di creazione del CDA.
Ma vogliamo mettere le competenze di questi 5-6 professionisti con quelle della consigliera Attig?
D’altronde la consigliera non concepisce che i professionisti debbano essere pagati: fosse per lei prenderebbero 1000 euro al mese per gestire 380 dipendenti e 12 servizi pubblici. O forse solo per eseguire gli ordini della politica…per quello evidentemente grosse competenze non servono.