Sosta non consentita: arriva la Capitaneria. Ieri mattina Guardia Costiera al Marangone per far rispettare il divieto di parcheggio a ridosso della spiaggia. I frequentatori dell’area preoccupati: “Diritto alla balneazione negato ai civitavecchiesi”

CIVITAVECCHIA – Dopo i parcheggi a pagamento a Sant’Agostino, rischia di esplodere un nuovo caso estivo, questa volta sotto gli ombrelloni dei frequentatori del Marangone. Ieri mattina, infatti, i militari della Guardia Costiera, probabilmente a seguito di alcune segnalazioni pervenute, si sono presentati nella zona. Un sopralluogo per verificare cosa accade quotidianamente soprattutto sullo sterrato a ridosso della spiaggia, sotto la statale Aurelia. Un’area configurata come demanio marittimo dove quindi non è consentita la sosta di autovetture né tantomeno camper. Eppure, da anni ormai, quella rappresenta un’area di sosta importante per chi frequenta la spiaggia, scarseggiando alternative. E a quanto pare mancherebbe anche una segnaletica per ribadire il divieto. Ieri la Capitaneria di porto si è quindi portata nell’area per approfondire la questione, limitandosi ad informare i bagnanti subito accorsi alla vista dei militari dell’impossibilità di parcheggiare in quella zona. Nessuna multa elevata, con le auto che sono state spostate. Certo, di giovedì mattina ancora qualche spazio libero si è trovato, ma fosse stato di sabato o domenica il problema si sarebbe creato, eccome. I bagnanti sono preoccupati, soprattutto delle possibili contravvenzioni che potrebbero arrivare nelle prossime settimane. Ecco perché si appellano all’amministrazione comunale affinché intervenga per porre in essere ogni azione che possa risolvere l’annoso problema del parcheggio. Intanto per trovare un accordo con la Capitaneria di porto per il breve periodo che rimane della stagione in corso e poi, a lungo termine, per garantire una soluzione concreta anche ad esempio attraversi un intervento di sistemazione dell’area antistante il casale del Marangone al fine sempre di creare posti auto. «Speriamo in una soluzione nell’interesse delle migliaia di civitavecchiesi orfani del mare – ha commentato uno dei bagnanti, Manlio Luciani, facendosi portavoce dei malumori degli altri frequentatori – bisogna garantire il diritto alla balneazione. Questa è un’estate travagliata per i civitavecchiesi. Dopo divieti e multe a Sant’Agostino ora scoppia il caso Marangone: siamo circondati. È notorio che i tratti di costa usufruibili per la balneazione sono assai limitati. Infatti, una serie di servitù, dal porticciolo alle centrali, impediscono alle decine di migliaia di cittadini di godere del mare. Insomma siamo una città di mare senza il mare. A disposizione “de noantri” rimangono tratti limitati di costa, come il Marangone. Ma la spiaggia è lontana dalla città e per arrivarci occorre ricorrere principalmente a mezzi propri. Nasce quindi la necessità del parcheggio. A parte qualche bidone, le varie Amministrazioni nulla hanno fatto per favorire l’accesso in sicurezza e tranquillità. Ora scoppia il caso. Per ragioni che non conosciamo l’Autorità competente risolleva una questione lasciata sonnecchiare. Riteniamo che, terminata questa fase “informativa”, cominceranno a fioccare pure le multe. Non è possibile che i cittadini di Civitavecchia debbano solo subire divieti e servitù. È giusto che la Legge debba essere rispettata ma è altrettanto giusto che sia facilitata la balneazione».

Fonte Civonline

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