Mare Sicuro 2017. Sicurezza e ambiente: gli obiettivi raggiunti nell’operazione estiva dalla Guardia Costiera
Anche quest’anno, grazie all’operazione Mare Sicuro – svoltasi dal 17 giugno al 17 settembre – la Guardia Costiera è stata in prima linea lungo le coste italiane a garanzia della sicurezza del mare.
In ottemperanza alle direttive del Sig. Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, sono stati eseguiti controlli sul diporto e più in generale è stata svolta un’attenta e costante attività di vigilanza finalizzata a garantire la salvaguardia della vita umana in mare, la sicurezza della navigazione e la tutela dell’ecosistema.
Nel corso della stagione estiva appena trascorsa, quasi tremila sono state le persone soccorse in mare e sui laghi maggiori della penisola italiana tra bagnanti, marittimi, diportisti e subacquei. Numeri in diminuzione rispetto agli interventi eseguiti nell’ultimo biennio, segno che la costante attività preventiva eseguita sugli 8000 km di costa dalla Guardia Costiera, permette una sempre maggiore serenità nella fruizione del mare, assicurando l’ordinato svolgimento delle attività ludiche e produttive.
A tale scopo è stata decisiva l’attività di controllo su imbarcazioni e natanti che, in un’ottica di prevenzione degli incidenti, ha permesso di scongiurare comportamenti che determinano situazioni di pericolo non solo per l’incolumità delle persone, ma anche per il patrimonio ambientale. In particolare, più di 49 mila, sono state le verifiche eseguite nei confronti delle unità da diporto.
Tali controlli sono stati ottimizzati grazie all’iniziativa “Bollino Blu” promossa dal Ministero delle Infrastrutture e Trasporti che, anche per l’estate 2017, ha permesso l’esecuzione di ispezioni accurate, sia in mare che agli ormeggi, volte ad accertare la sussistenza degli standard di sicurezza delle unità da diporto; permettendo, nel contempo, di snellire e semplificare a beneficio dell’utenza nautica le procedure ispettive, evitando inutili duplicazioni. 8.515 sono stati i “Bollini blu“ rilasciati in questa stagione estiva, di cui l’86% ad opera dalla Guardia costiera.
Per quanto riguarda le attività mirate a contrastare le condotte illecite perpetrate sul demanio marittimo, sono stati circa 64mila gli accertamenti eseguiti dai 3000 uomini e donne messi in campo dalla Guardia Costiera, con oltre 320 notizie di reato e con i conseguenti provvedimenti di sequestro penale: un impegno costante che ha consentito di restituire alla libera e legittima fruizione ampi tratti di spiaggia sottratti da tentativi di occupazione indebita.
Sotto il profilo più strettamente legato alla tutela ambientale, più di 4400 sono stati i controlli all’interno di aree marine protette; con oltre 300 sanzioni amministrative elevate a carico di chi non rispetta le regole di questi preziosi tratti di mare.
I numerosi accertamenti condotti in ambito “Mare Sicuro” finalizzanti ad una mirata e sistematica attività di perlustrazione, eseguiti grazie alle 300 unità navali e 15 mezzi aerei della Guardia Costiera, esprimono l’attenzione del Corpo per la salvaguardia dell’ambiente marino e costiero e la conservazione del patrimonio biologico.
A tal proposito non da meno sono stati i controlli della Guardia Costiera sulla filiera della pesca, con più di 460 illeciti contestati complessivamente tra giugno e settembre per motivi che spaziano dalla mancata etichettatura e tracciabilità del prodotto, all’inosservanza dei limiti di taglia, dal cattivo stato di conservazione alla violazione del fermo biologico. Tali numeri forniscono una chiara lettura dell’impegno profuso dalla Guardia Costiera per la tutela dei consumatori e la conservazione delle risorse ittiche.
All’attività di controllo, fin qui descritta, va doverosamente sommata l’intensa campagna di sensibilizzazione svolta dal Corpo attraverso i propri mezzi di informazione (sito istituzionale, profili social, radio RTL 102.5). Grazie a questa pluralità di canali tesi a intercettare le diverse tipologie di utenti del mare, sono stati veicolati messaggi importanti sulla sicurezza e sul rispetto dell’ambiente, con una particolare attenzione per i più giovani, destinatari di diverse iniziative specifiche.