ROMA – «Un punto di svolta per l’intero mondo dei liberi professionisti, che arriva naturalmente grazie al lavoro e all’attenzione sul tema da parte del nostro Premier Giorgia Meloni». Così i due candidati di Fratelli d’Italia alla Regione Lazio, Marco Bertucci ed Emanuela Mari, rispettivamente Responsabile del Dipartimento Professioni di FDI per la provincia di Roma e Presidente del Consiglio comunale di Civitavecchia, che salutano l’approvazione della proposta di legge Meloni-Morrone sull’equo compenso per i professionisti ed i lavoratori autonomi, avvenuta alla Camera dei Deputati.
«E’ semplicemente un gesto di civiltà, basato su un principio cruciale e troppo spesso dimenticato: nessuno deve lavorare gratuitamente. Mi associo a quanto già dichiarato da Rosario De Luca, Presidente del Consiglio Nazionale dell’Ordine dei Consulenti del lavoro: ora sarà necessario integrare il provvedimento per includere tutti i soggetti privati tra quelli che avranno l’obbligo di corrispondere un compenso appunto equo e proporzionato a qualità e quantità del lavoro svolto e alla tipologia della prestazione professionale ricevuta», spiega Marco Bertucci.
Il testo, dopo l’approvazione all’unanimità da parte della Camera, passa all’esame del Senato. «Sarà, dunque, finalmente disposto che, per essere considerato equo, – afferma Emanuela Mari – il compenso ricevuto da un professionista dovrà avere determinate e precise caratteristiche: finalmente una disciplina che regolamenta e tutela i diritti dei professionisti a ricevere un compenso equo in tutti i rapporti contrattuali che li riguardano. E’ un fatto che auspichiamo riceva presto il via libera anche dal Senato il prima possibile».
«Le norme approvate andranno ad ampliare l’intero ambito della disciplina attualmente in vigore – aggiunge Bertucci, che ha seguito passo passo la proposta di legge nelle vesti di Responsabile Dipartimento Professioni di Fratelli d’Italia per la provincia di Roma – andando così ad interessare la platea dei professionisti interessati, relativamente alla committenza che viene estesa in ambiti ulteriori rispetto a quelli attualmente in vigore: l’auspicio – spiega Bertucci – è che il provvedimento venga integrato via via per includere, senza alcuna limitazione, tutti i soggetti privati tra quelli obbligati a corrispondere l’equo compenso ai professionisti cui si rivolgono».
Di fatto l’equo compenso è una realtà attesa da anni e oggi finalmente è ad un passo. «Ci piace sottolineare che il principio su cui, ad ogni prestazione professionale debba corrispondere un compenso giusto e commisurato alla prestazione svolta è finalmente base, inizio e pietra miliare di un processo che condurrà alla piena dignità e al totale riconoscimento dei lavoratori autonomi. Ci voleva il governo di Giorgia Meloni per restituire diritti, peraltro previsti dalla Costituzione, a tutte quelle categorie di professionisti e lavoratori autonomi che fino ad oggi hanno pagato sulla loro pelle e sulle loro tasche l’incompetenza dei governi del passato», concludono i due candidati al Consiglio regionale del Lazio Marco Bertucci ed Emanuela Mari.