Appare vergognoso che oggi il sindaco Cozzolino diffidi l’Autorità portuale quando per più di un anno non ha fatto nulla nei confronti di quell’ex presidente-commissario che aveva promesso i soldi e che grazie a quell’accordo – che non poteva
sottoscrivere in quanto era in prorogatio – si era fatto inserire dal Movimento 5 Stelle nella terna da inviare al ministro Delrio, terna che poi si è rivelata inutile, viste le nuove norme in materia di Autorità portuali, ma soprattutto viste tante altre cose. I 5 Stelle hanno chiuso occhi, orecchie e bocca nei confronti di quello che succedeva allora nell’Autorità portuale, ignorando i rilievi che il Mef e la Corte dei Conti avevano fatto alla gestione Monti. Pur di incassare qualche cosa, Cozzolino si era messo sotto le scarpe la tanto sbandierata trasparenza e tutti quei valori che i 5 Stelle sono così tanto bravi a professare da dietro le tastiere dei computer e degli smartphone, ma non ad applicare nella realtà dei fatti. Cozzolino ha sottoscritto un accordo mettendo in una condizione di gravissima difficoltà il bilancio comunale, già precario e che si regge su quei due milioni annui. E’ strano che Cozzolino diffidi l’Autorità portuale proprio ora mentre per più di un anno non abbia detto nulla al suo amico Monti. D’altra parte in molti avranno notato che le difficoltà all’interno della maggioranza sono scoppiate subito dopo la rimozione di Monti. Sono da sempre una convinta sostenitrice della necessità di costruire una sinergia forte tra il Porto e il Comune, questa mancata sinergia ha, nel corso degli anni, fatto perdere troppe occasioni al nostro territorio ma sinergia non significa sudditanza. Quell’accordo è stato scritto male, in modo generico e in un momento in cui una delle due parti non poteva firmarlo, visto che era in prorogatio. Questo scenario dà l’idea della superficialità che caratterizza questa amministrazione nella gestione della cosa pubblica. I 5 Stelle sono così: intransigenti e punitivi con gli avversari politici che considerano dei nemici anche sul piano personale, sempre pronti invece a chiudere un occhio e a barattare i propri ideali in cambio di qualche tornaconto”.

Dichiarazione di Marietta Tidei.

 

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