Lingotto, Tidei: Pd non rincorra slogan populisti, lavorare per ridurre diseguaglianze
“L’apertura del Lingotto2017 ha costituito un momento di altissima politica. I messaggi che Matteo Renzi ha lanciato dal palco al partito, al Paese e all’Europa vanno nella direzione di ribadire il ruolo che il Pd vuole ricoprire per costruire un futuro migliore, per tutti”. Lo dichiara, in una nota, la deputata del Pd, Marietta Tidei. “Se il Pd vuole ritornare ad essere un punto di riferimento per tanti cittadini deve puntare in alto, pensando innanzitutto a ridurre le disuguaglianze che con la crisi sono aumentate ma senza correre dietro a slogan populisti che di certo non servono a far progredire la società e a migliorare la vita delle persone”, aggiunge Tidei. “È necessario fare tesoro degli errori commessi, ma anche rivendicare con orgoglio le cose fatte e la nostra
concezione dell’Europa che deve ritrovare un’anima e costruire un progetto che miri a rafforzare l’integrazione, a renderla più
autentica e soprattutto più efficace. Un’integrazione che deve guardare alla crescita e allo sviluppo, non all’austerità, come ha
fatto finora”, prosegue la deputata del Pd. “Un progetto europeo che come ha sottolineato Renzi deve coinvolgere maggiormente i cittadini: importante, in questo senso, è la proposta dell’elezione diretta del presidente della Commissione Ue. Il Pd può e deve essere protagonista del progetto europeo, in antitesi all’odio, alla paura”, conclude Tidei. Anche a livello locale, dobbiamo necessariamente allargare l’orizzonte e la portata della discussione, evitando di scadere in chiacchere e strumentalizzazioni che sono effimere. Un dibattito proficuo non può prescindere dal rispetto reciproco. Parliamo del progetto che vogliamo costruire per gli italiani, di come rendere le istituzioni e il partito più vicini ai cittadini, di come risolvere i problemi quotidiani sul territorio. In questo momento c’è bisogno del contributo di tutti: ben venga il dialogo e il confronto, anche con toni duri, ma l’importante è che ci si confronti sui progetti e non sulle appartenenze. Rinnovare questo partito vuol dire anche usare anche un metodo di confronto nuovo. Chi ha più idee le metta in campo. Ce ne è davvero bisogno”.