Vino made in Italy, filiera ed export: wine2wine sbanca a Verona
Molti gli incontri dedicati ai mercati di Usa, Germania, Cina, Giappone, Singapore, Londra, Svezia e alle diverse normative che regolano l’export nei vari Paesi.
Strategie e progetti per supportare la filiera e l’export del vino italiano sono il tema portante di wine2wine, l’appuntamento per la formazione, l’informazione e il networking della filiera del vino giunto alla sua terza edizione. Il forum sul business vitivinicolo di Vinitaly in scena a Verona fino al 7 dicembre.
Il vino italiano continua a rappresentare una delle principali eccellenze del nostro Bel Paese, ricevendo sempre più apprezzamenti in gran parte del mondo. È riconosciuto innanzitutto per la sua qualità, ma anche come icona di un lifestyle che sintetizza alla perfezione sapienza produttiva, buon gusto e buona tavola.
“È un comune obiettivo, di tante aziende italiane, quello di incrementare l’esportazione di vino italiano nel mondo”. Ha commentato Luigi Caporicci presidente della Gotto d’oro che con i suoi vini è tra le aziende più rappresentative dell’eccellenza produttiva della regione Lazio. “Un vino – ha aggiunto il presidente Gotto d’oro – di cui non ci sarebbe nemmeno bisogno di esaltarne le qualità”.
Caporicci ha parlato quindi delle qualità insite nel territorio che vede nascere e sviluppare la coltivazione della vite esportata poi in tutta Europa. “Le attività poste in essere sono molteplici, – ha proseguito – e tutte dovrebbero iniziare con la previa conoscenza del territorio, dei gusti, delle abitudini e soprattutto delle tipologie di vino che i potenziali clienti sono pronti ad acquistare”. Secondo Caporicci, dunque, l’ideale è quello di avere dei promotori in loco, che possano presenziare il territorio con cognizione di causa e del commercio locale. “Le aziende da parte loro possono partecipare a fiere ed incontri dedicati, oppure cercare di ricevere potenziali acquirenti direttamente nelle sedi. Comunque le attività da porre in essere sono di certo impegnative sul piano economico. Per quanto riguarda la Gotto d’oro, – evidenzia il Presidente – si è iniziato il percorso mettendoci tutto l’impegno possibile e da quest’anno, anche con l’ausilio della OCM cercare di conquistare ulteriori fette di mercato in Cina, negli Stati Uniti ed in Canada.È un impegno di tutta la nostra struttura e del nostro staff, – ha concluso Caporicci – e confidiamo in un buon incremento nel corrente anno, per un grande sviluppo già a partire dal 2017. E con queste premesse confidiamo in un anno a venire, sereno e proficuo per tutti”.
Oltre alla formazione, l’obiettivo di wine2wine è quello di favorire la crescita di una community del vino. Quello del vino è considerato uno dei settori del made in Italy con il maggiore potenziale di crescita dell’export tra il 2016 e il 2019, per questo a wine2wine molti sono gli incontri dedicati ai mercati di Usa, Germania, Cina, Giappone, Singapore, Londra, Svezia e alle diverse normative che regolano l’export nei vari Paesi. Per migliorare la competitività all’estero delle aziende italiane, in programma tra gli altri anche un workshop sugli strumenti finanziari e assicurativi tagliati su misura sulle necessità delle singole imprese con la partecipazione di Andrea Novelli, amministratore delegato di Simest, la società del Gruppo Cassa depositi e prestiti che sostiene l’internazionalizzazione imprese italiane.