“ADESSO E’ INDISPENSABILE DARE GAMBE ALLA RIATTIVAZIONE DEL RAMO FERROVIARIO CHE COLLEGA IL MAR TIRRENO CON L’ADRIATICO”.
” Circolo di Civitavecchia, evidenzia l’importanza dell’approvazione definitiva da parte del Senato della Legge recante le “Disposizioni per l’istituzione di ferrovie turistiche mediante il reimpiego di linee in disuso o in corso di dismissione situate in aree di particolare pregio naturalistico o archeologico” N. 1178 alla Camera dei deputati e n. 2670, al Senato della Repubblica. Nell’economia nazionale, in particolar modo per il Centro Italia e quindi per il Porto e tutto il territorio di competenza, risulta strategico il riconoscimento dell’importanza della riattivazione dei rami ferroviari ora dismessi, a fortiori se si considera la logica di sistema indicata dalle modifiche del 2016 alla Legge 84/1994.
Il ripristino delle linee, così come previsto dal citato intervento legislativo, consente infatti al nostro territorio di ampliare le proprie potenzialità sia commerciali che turistiche, grazie al miglioramento dei trasporti su ferro nei collegamenti tirreno/adriatico dell’Italia centrale.
In relazione al primo aspetto, la riattivazione in oggetto consente di implementare notevolmente il volume di scambi con le acciaierie di Terni e, inoltre, considerata la prospettiva di crescita del settore dei container, una linea di collegamento diretta sarebbe senz’altro utile a garantire l’efficienza dello smistamento di quella parte di ‘contenitori’ destinati a rifornire le zone attraversate dalla ferrovia stessa.
Per quanto concerne il settore turistico, la riattivazione in oggetto garantisce ai tanti crocieristi che arrivano a Civitavecchia, la possibilità di attraversare un territorio sostanzialmente incontaminato, unico nel suo genere per bellezza paesaggistica e ricchezza culturale.
Da ultimo, ma non per importanza, va tenuto in considerazione il diritto alla mobilità dei cittadini che vivono nelle zone interessate dal ripristino della ferrovia, questi ultimi infatti trarranno senz’altro notevoli vantaggi dall’approvazione della legge in argomento.
Siamo pertanto lieti che il Legislatore abbia superato le perplessità di chi, osteggiando la riattivazione delle linee ferroviarie, ha sostenuto nel tempo la non economicità del progetto, dimenticando che lo Stato negli anni ottanta ha investito oltre 200 miliardi di lire per un’opera pubblica, per noi, di importanza strategica per l’intero Paese. Importanza che fu intuita già alcuni anni fa dall’allora Consigliere regionale e Presidente della Commissione Trasporti e Mobilità Enrico Luciani che, insieme ad un comitato di liberi cittadini, si è reso interprete di un esigenza riconosciuta da tutta la collettività, impegnandosi a fondo per la realizzazione del progetto di ripristino in argomento.
Oggi le istanze del territorio sono state finalmente recepite e sostenute dalla politica nazionale che, andando oltre gli interessi dei singoli schieramenti, è fortunatamente giunta all’approvazione della Legge”.
Comunicato da Art.1 Mdp