“Tanto tuono’ che alla fine piovve!…… Eh si, questo detto rende benissimo, come d’altro canto confermato e rafforzato dalla cronaca politica nazionale e soprattutto locale che ci ha abituato a leggere delle tante “brutte figuracce” dei 5 stelle!
Ma ora? Avranno la faccia di rimangiarsi, sia Cozzolino che i suoi amici di scampagnate che ancora non sanno che amministrare la Città è altra cosa, tutte le stupidaggini dette e scritte sulle asserite responsabilità del presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, in merito alla indicazione di Enrico Luciani quale rappresentante della Regione Lazio in seno al Comitato di gestione dell’ADSP di Civitavecchia, Fiumicino e Gaeta, tra l’altro poi, forse discutibilmente, rigettata dall’Anac, cosa che a loro dire ha comportato, in quel momento si, lungaggini per l’attivazione operativa dell’organismo strategico per il funzionamento dell’ADSP?
Solo che quella volta per loro, la scelta sapiente di Zingaretti, circostanziata e soprattutto facente riferimento alla Legge 84/94 come modificata dal D.lgs 169/2016 circa i requisiti previsti, risultava sbagliata e quindi inopportuna, come se di fatto stessero leggendo un libro dal titolo di copertina giusto ma con all’interno tutta altra trama? Ed ora invece eccoli qua, alle prese con l’autonomina di Cozzolino, possibilità sonoramente bocciata dalle affermazioni del Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Del Rio, nel corso di un Convegno tenutosi lo scorso Venerdì a Ravenna e con le quali ha sgomberato dal campo ogni dubbio, puntualizzando che il ruolo politico e amministrativo, l’essere Sindaco di una città portuale non costituisce titolo alcuno per poter essere legittimato a sedere in tale consesso, se non si possiede esperienza documentabile specifica nel particolare settore della portualità, come peraltro previsto dalla Legge.
La scelta operata da Zingaretti quindi a ragion veduta, ed in osservanza alle norme di riferimento, è stata invece a loro dire la causa delle “lungaggini” per la composizione del Comitato di Gestione della “riformata” Autorità Portuale? E l’autonomina di Cozzolino, sicuramente ottimo ingegnere informatico ma esclusivamente un Sindaco che conosce di economia portuale come altri 50.000 suoi concittadini? Oggi quindi, sono di nuovo e ancora una volta miseramente smentiti dai fatti e stentiamo a credere che la colpa sia da attribuire esclusivamente al Sindaco Cozzolino e non al suo contorno di influenti suggeritori che, non solo non lo aiuta, ma continua a facilitare lo scivolamento nel pantano a 5 stelle se non si pone immediatamente rimedio, della Città e del suo Porto.
Ora Cozzolino che cosa farà per far recuperare tutto il tempo da lui responsabilmente fatto perdere? Un bando pubblico? Un suo amico? Chiederà aiuto alla Raggi (!!!) o direttamente ispirazione all’uomo di cabaret? Continuerà invece, decontestualizzato, a pensare al di la della legittimità, ai 2 Milioni di Euro messi a bilancio per annualità, senza individuare preliminarmente le ragioni e l’utile finalizzazione di tali fondi proprio in ragione della invocata trasparenza ed onestà, ultimando anche grazie a questo la distruzione il ns. territorio già debole perché razziato senza alcun scrupolo?
La Città, deve svegliarsi e ribellarsi a questo stato di colpevole inerzia, anche perché ci sono tante potenzialità da attivare. Lo chiede la gente, i disoccupati, i giovani e gli anziani.
Anche la politica, quella responsabile, onesta e aperta alla società, deve mettere in atto a questo punto, ogni strategia per definire e tentare il cambiamento, come tra l’altro richiesto dai cittadini e dai tanti segnali che ci pervengono da decine di giovani, anche appartenenti ad altre formazioni (tra cui molti ex 5stelle), che si stanno avvicinando al NOSTRO gruppo per cercare insieme di rimettere in piedi la nostra bella Civitavecchia, il nostro territorio e il nostro Porto”.
Comunicato da Art 1 Movimento Democratico e Progressista, Circolo di Civitavecchia.