Setaccioli: “Sulla crisi delle emittenti locali”
“La crisi che stanno attraversando le due emittenti cittadine, con Mecenate TV a rischio chiusura e Trc costretta ad avviare periodicamente sottoscrizioni pubbliche per continuare a trasmettere, il tutto nell’indifferenza pressoché totale della classe politica cittadina, che pure di quella stampa fa un uso assiduo e “seriale”, impone forse una riflessione molto seria sul ruolo dell’informazione a Civitavecchia e non solo.
Lo dico io, che in entrambe le redazioni e tra i tecnici ho amici ed ex “compagni di avventura”, dei quali conosco la passione, la grande professionalità e dei quali comprendo i sacrifici, per averli vissuti io stesso sulla mia pelle per anni, in passato.
Forse pochi, di quelli che spesso azzardano commenti sulla qualità della stampa nostrana, sono consapevoli di quale universo di competenze, professionalità, studio, si celi dietro ogni notizia, di quanto complesso sia esercitare con correttezza il dovere di cronaca sfidando spesso quanti vorrebbero tenere nascoste certe notizie, di quanto complicato possa essere far convivere la cronaca fedele di un fatto con un doveroso approccio critico allo stesso, per non limitarsi ad un asettico copia e incolla, che di certo non può dirsi giornalismo. Magari non tutti sono consapevoli del grande patrimonio di esperienze, conoscenze, ricordi che un giornalista è obbligato a costruire e della grande responsabilità che si assume nell’utilizzare uno strumento così potente e a suo modo “pericoloso” come l’informazione, nel rispetto di regole deontologiche, delle leggi e soprattutto delle persone.
Forse dovremmo tutti avere più riguardo per la passione che questi instancabili lavoratori profondono ogni giorno in questo complesso e meraviglioso lavoro, lottando contro la politica, districandosi tra mille divieti e affrontando spesso condizioni incerte e oggettivamente difficili, anche alla luce di un mercato pubblicitario sempre più asfittico e volatile.
La stampa, il pluralismo che questa rappresenta, sono lo specchio della qualità stessa della democrazia e quando dei microfoni restano muti o delle telecamere si spengono per non riaccendersi più, è come se si aprisse una profonda ferita nel diritto di ognuno di noi ad essere informato.
Dalla politica, che vorrebbe solo un megafono acritico per alimentare la propria vanità, ci si aspetta ora qualcosa in più che qualche sparuto attestato di solidarietà, non solo per salvare Mecenate Tv e Trc, ma per restituire soprattutto dignità alla stampa locale, la quale oggi rischia di pagare il prezzo di scelte sbagliate compiute da altri.
Ai miei amici, intanto, posso solo dire che sono con loro e che, nei limiti delle mie possibilità di semplice cittadino, sosterrò ora e sempre le loro battaglie”.
Lo ha comunicato Marco Setaccioli.