Sul megadigestore di rifiuti assistiamo da una parte alla farsa di alcuni rappresentanti in Regione del territorio nel tentativo disperato di mantenere una dignità in città e dall’altra alle dichiarazioni di temerario assenso da parte del presidente Zingaretti, dietro la foglia di fico dei tecnicismi. Entrambe le operazioni non devono trarre in inganno i cittadini, che con un colpo di spugna rispetto al tanto sbandierato piano rifiuti, vengono condannati ad ospitare i rifiuti di Roma. Chi si oppone a questo progetto è l’Amministrazione comunale di Civitavecchia, capofila di altri cinque Comuni (Allumiere, Montalto di Castro, Santa Marinella, Tarquinia e Tolfa) che hanno deliberato congiuntamente la ferma contrarietà ed opposizione al progetto. Per questi motivi il Sindaco ha dato incarico all’Avvocatura di predisporre ricorso in opposizione all’autorizzazione al metanodotto e allo stesso modo sarà impugnato ogni eventuale atto, come paventato dallo stesso Zingaretti.
Questi i fatti, il resto sono chiacchiere che i giri di parole degli ultimi giorni non potranno mai cambiare. Con questo, la battaglia deve giustamente trovare nuovo impulso già ora, nonostante lo stesso Governatore del Lazio sia venuto qui a dipingere la conferenza dei servizi come procedimento avviato e in conclusione per bruciare il cosiddetto “biogas” (che dall’impianto verrà prodotto) nelle adiacenti centrali termoelettriche, per chissà quanti anni. Il territorio deve dire in merito l’ultima parola, rigettando l’idea che sia inevitabile l’arrivo in zona di 125mila tonnellate di rifiuti l’anno, dando forza agli argomenti dei sei Comuni che si sono già espressi chiaramente e con storico voto congiunto, oltre che della Soprintendenza e persino dell’Autorità Sanitaria, che ha messo in guardia dai rischi per la salute.
Chi invece continua a dire ai cittadini che è contrario, mentre invece esegue gli ordini del suo presidente Zingaretti e della maggioranza di cui fa parte, non speri di rimanere nell’equivoco.
Questi i fatti, il resto sono chiacchiere che i giri di parole degli ultimi giorni non potranno mai cambiare. Con questo, la battaglia deve giustamente trovare nuovo impulso già ora, nonostante lo stesso Governatore del Lazio sia venuto qui a dipingere la conferenza dei servizi come procedimento avviato e in conclusione per bruciare il cosiddetto “biogas” (che dall’impianto verrà prodotto) nelle adiacenti centrali termoelettriche, per chissà quanti anni. Il territorio deve dire in merito l’ultima parola, rigettando l’idea che sia inevitabile l’arrivo in zona di 125mila tonnellate di rifiuti l’anno, dando forza agli argomenti dei sei Comuni che si sono già espressi chiaramente e con storico voto congiunto, oltre che della Soprintendenza e persino dell’Autorità Sanitaria, che ha messo in guardia dai rischi per la salute.
Chi invece continua a dire ai cittadini che è contrario, mentre invece esegue gli ordini del suo presidente Zingaretti e della maggioranza di cui fa parte, non speri di rimanere nell’equivoco.
Per la LISTA TEDESCO
il Capogruppo Mirko Mecozzi e le Consigliere Barbara La Rosa, Roberta Morbidelli