Civitavecchia: 48, morto che parla
I tristi numeri (Istat) certificano un aumento dei decessi, tornati ai livelli del 2012.
I morti nel 2016 a Civitavecchia sono stati 590 contro i 576 dell’anno precedente. L’Istat ha infatti diffuso proprio nei giorni scorsi il report annuale per quanto riguarda gli indicatori demografici e per quanto attiene la voce mortalità il riscontro su Civitavecchia è molto particolare. Lo scorso anno, in riferimento ai dati del 2015, la città, facendo registrare un aumento delle morti nell’ordine del 10,7%, si allineò al notevole incremento di decessi riscontrato a livello nazionale. Una crescita della mortalità complessiva per la quale sociologi e demografi fornirono spiegazioni diverse. Nel 2016, invece, mentre a livello nazionale e regionale si è assistito ad una diminuzione rispetto all’anno precedente, a Civitavecchia il dato parla di un’ulteriore crescita. Lo scorso anno a livello nazionale si sono registrati 40 mila decessi in meno rispetto al 2015, con una diminuzione del 6%. Nel Lazio, il tasso generico di mortalità è sceso dal 9,9 al 9,5, mentre quello standardizzato è passato dall’8,8 all’8,2. A Civitavecchia, invece, il numero dei decessi è passato dai 576 del 2015 ai 590 del 2016, con un incremento del 2,5%. Ciò sta a significare che nell’arco di un biennio la mortalità in città è cresciuta complessivamente del 13,2%. Si è tornati praticamente ai livelli del 2012, quando però la popolazione residente era superiore di circa mille unità rispetto a quella censita nel 2016. Certo, il dato può essere del tutto casuale, ma forse sarebbe opportuno che le autorità competenti avviassero un monitoraggio complessivo sul territorio, distinto soprattutto per le cause di mortalità, per verificare quali sono in aumento.