Si susseguono gli interventi di operatori e rappresentanti politici sullo stato dell’area.
Preoccupano la copertura e la pulizia della struttura. Dal Pincio solo promesse.
È tornato prepotentemente d’attualità il mercato di piazza Regina Margherita o meglio le condizioni in cui sono costretti ad operare gli esercenti dello stesso. In queste ultime settimane si sono registrati diversi interventi, soprattutto a seguito della riunione in Commissione consigliare. Il consigliere comunale Scilipoti si è fatto portavoce degli operatori che lamentano la mancata realizzazione di opere che possano rendere più fruibile e attraente la struttura, anche per i tanti croceristi che transitano in città. Un polmone economico nel cuore cittadino che però, tra problemi cronici e mancate soluzioni promesse dall’attuale amministrazione non hanno di fatto migliorato la situazione di chi in questa lavora. A preoccupare, tra l’altro, anche lo stato della copertura del mercato stesso che versa in condizioni a dir poco pietose e è rappresentata anche un pericolo non solo per gli operatori commerciali ma anche per gli avventori, oltre a creare non pochi problemi anche dal punto di vista igienico sanitario. È proprio questo, al momento, sembra uno dei problemi più lamentati dagli operatori che evidenziano come la pulizia dello stesso non venga effettuata nel modo migliore, a causa di problemi nei mezzi che vengono utilizzati dagli operai della CSp. Sul punto, proprio l’assessore D’Antò ha rilevato che in cantiere ci sono interventi tesi a migliorare la situazione e provvedere all’acquisto di nuovi mezzi ma che il tutto rimane vincolato alla nuova Csp e che comunque l’arrivo degli stessi non sarà a breve. Intanto le festività per il Natale si avvicinano e quella che potrebbe essere l’occasione per dare una svolta anche a quella zona, rischia di diventare l’ennesima occasione sprecata in una crisi, quella del commercio locale che sembra non avere mai fine, nonostante le promesse delle varie amministrazioni che si sono susseguite nel corso degli anni, quando il mercato storico potrebbe essere, a tutti gli effetti, un brand da sfruttare per attirare turisti che, attualmente si trovano davanti ad uno spettacolo poco decoroso soprattutto per chi, ogni mattina, ci lavora.