In Italia nuovo record storico a quota 12,8 milioni di passeggeri (più 37,6% rispetto al 2022).
(NordEstEconomia). La performance dell’Alto Adriatico sta zavorrando il mercato crocieristico in Italia, che in ogni caso quest’anno dovrebbe toccare un nuovo record storico a quota 12,8 milioni di passeggeri (+37,6% rispetto al 2022 e +9,2% rispetto al 2019), a segnare quindi la definitiva ripresa dopo i lockdown pandemici e le difficoltà della ripartenza.
Le previsioni di Cemar Agency Network stimano un lieve calo delle toccate nei porti (4.915 contro le 4.955 del 2022), con 168 navi in rappresentanza di 52 compagnie di navigazione operative nel mercato nazionale. Numeri importanti nonostante il -29% dell’Adriatico, penalizzato dal blocco totale delle crociere nel bacino di San Marco e dalla conseguente esclusione dell’area in molti percorsi, data l’assenza di soluzioni transitorie che potessero consentire alle navi passeggeri di comunque trovare accosti in Laguna. Senza dimenticare che l’uscita di scena di Venezia, la meta preferita del traffico crocieristico, si è tradotta in un dirottamento verso l’estero di molti servizi come le provviste di bordo e alcuni servizi tecnici manutentivi.
Tornando alle stime di Cemar, entro fine anno i porti italiani coinvolti nel traffico crocieristico saranno 72. Proseguirà il primato di Civitavecchia (2,8 milioni), seguita a pari merito da Genova e Napoli (1,4 milioni rispettivamente). Tra i primi dieci in ordine anche Savona, La Spezia, Palermo, Messina, Livorno, con Venezia e Trieste in coda. La perdita di peso dell’Alto Adriatico è una conseguenza del decreto approvato durante il governo Draghi nell’estate 2021, che ha di colpo estromesso le navi da crociera dal bacino San Marco rendendo irraggiungibile la grande e funzionale Stazione marittima veneziana. Basti pensare che fino al 2019, la città lagunare viaggiava stabilmente sui 1,5 milioni di passeggeri annui, con un record di 1,8 milioni prima della limitazione della stazza delle navi nel 2015.
Per quanto riguarda il traffico crocieristico su base regionale, la Liguria (3,2 milioni) si confermerà prima in classifica, oltre a essere la regione in cui si concentra l’83% delle agenzie che gestiscono gli scali delle navi da crociera in Italia, seguita da Lazio (2,9 milioni), Campania (1,6 milioni) e Sicilia (1,5 milioni).
Tra le compagnie che nel 2023 movimenteranno il maggior numero di passeggeri nei porti italiani, spicca Msc Crociere che si avvicinerà ai 4 milioni di passeggeri movimentati. Nettamente staccate tutte le altre, con Costa Crociere nella posizione d’onore (2,4 milioni), Royal Caribbean al terzo posto (1,2 milioni), Norwegian Cruise Line (1,1 milioni) e Celebrity Cruises (0,8 milioni) ai piedi del podio.
Quanto ai periodi più gettonati dai crocieristi, spicca su tutti l’autunno, con ottobre (725 scali), davanti a settembre (639 scali). Quindi è la volta di maggio (636 scali) e di agosto (625 scali). Il giorno più trafficato sarà sabato 14 ottobre, con 32 navi ormeggiate nei porti italiani e oltre 69 mila passeggeri movimentati in una sola giornata. Gli analisti sono convinti che la crescita proseguirà anche nel 2024, quando i passeggeri movimentati nei porti italiani dovrebbero superare i 13 milioni. Un numero generico, quest’ultimo, in attesa di capire come evolveranno le dinamiche macroeconomiche, che inevitabilmente condizionano anche questo settore.
I cambiamenti di lungo periodo nel settore delle crociere sono evidenti leggendo l’ultimo rapporto di settore realizzato da Risposte Turismo, società specializzata in soluzioni progettuali e operative per il comparto vacanze. L’area dell’Adriatico è quella che maggiormente ha perso peso specifico negli ultimi dieci anni, all’opposto delle Isole. «Ancora una volta l’industria crocieristica ha reagito ad avversità che ne hanno minato i risultati, riuscendo, in Italia e non solo, a colmare il gap generatosi nel 2020 più velocemente di quanto fatto da altri prodotti turistici», sottolinea il presidente Francesco Di Cesare. «Un risultato che certamente poggia sull’elevata fiducia verso la crociera mostrata da un ampio bacino di domanda rappresentato dai repeater, ma frutto anche dei continui ed ingenti sforzi prodotti dalle compagnie per innovare costantemente, non solo per adeguarsi a vincoli e protocolli entrati in vigore negli ultimi anni, ma anche per presentare alla domanda soluzioni di vacanza sempre più attente a rispettare le esigenze e le sensibilità dei clienti», conclude.