“Le mie responsabilità di Vice Presidente della Compagnia Portuale, nonché di Consigliere Comunale della Città di Civitavecchia e di Capo Gruppo consiliare di Articolo 1 – MDP, mi spingono ad intervenire sulla questione del programmato hot-spot presso la banchina 28 del Porto di Civitavecchia.
Il Gruppo che mi onoro di rappresentare, che prende vita dal mondo del lavoro ed arriva ad essere rappresentato nelle più alte Istituzioni cittadine e regionali, non ha bisogno di ricordare a tutti coloro che stanno compiendo opera di sciacallaggio, che noi non respingeremo mai il prossimo in difficoltà, saremo sempre solidali ed al fianco di tutti coloro che gridano aiuto, la storia della città, del porto ed il nostro vissuto quotidiano sono lì a dimostrarlo. Mai uscirà dalle nostre fila un atteggiamento pari a quei “bravi” politici che stanno per sporcare la banchina 28 e la nostra città, con conferenze stampa inneggianti a rivolte di popolo xenofobe e razziste, contro l’arrivo di persone che scappano da morte sicura o che magari la stanno trovando a bordo di un gommone o di una nave in arrivo. Sono gli stessi “bravi” politici che fino a ieri, infondo, ci chiamavano “terroni”, ed ora vogliono venire qui a far cosa? a cercar quale personale vantaggio politico? Salvini & co., qui, non saranno mai i benvenuti, ogni forma di fascismo e razzismo verrà da noi respinta fermamente ed in ogni modo possibile.
Ciò posto, è necessario che la questione venga affrontata dalle istituzioni nel pieno rispetto della legalità, delle garanzie costituzionali e della tutela del lavoro. I migranti devono essere accolti in strutture adeguate, idonee a garantire la sicurezza e l’assoluto rispetto delle persone. Non è in alcun modo possibile la creazione di un hot-spot sulla banchina 28, la stessa è infatti assolutamente inadeguata ad accogliere centinaia di persone, le quali sarebbero costrette a subire un trattamento inumano, stante la ristrettezza degli spazi e la continua esposizione agli agenti atmosferici. La richiamata area dello scalo, inoltre, non può essere sottratta alle quotidiane operazioni portuali, poiché in tal modo si creerebbe un enorme, ulteriore problema alla già precaria gestione dei traffici.
Pertanto l’unica soluzione accettabile, per noi, è l’assegnazione delle strutture ex-Privilege all’accoglienza dei nostri fratelli in arrivo alla banchina 28. Qualunque altra ipotesi di gestione all’interno dello scalo, creerebbe un danno inestimabile all’intero cluster portuale, a tutto il tessuto socio-economico cittadino e, soprattutto, calpesterebbe la dignità dei migranti stessi. La Compagnia ed Art. 1 – MDP, che mi onoro di rappresentare nelle istituzioni, combatteranno con ogni mezzo soluzioni palesemente inaccettabili e dannose per i migranti, per il porto e per la città tutta”.
Comunicato dalla Segreteria e il Gruppo Movimento Democratico Progressista Art 1 Civitavecchia