Migranti si, migranti no
Per il momento nessun hub al porto, ma la soluzione suscita perplessità.
Migranti si, migranti no. L’annuncio, poi smentito, dell’imminente arrivo al porto di Civitavecchia della prima nave di migranti ha riacceso lo scontro politico. Una vicenda, chiaramente, non solo locale ma dal respiro nazionale con la giornata di lunedì che ha fatto vivere alla città momenti di tensione tra chi è contrario ad ogni arrivo nello scalo e chi, invece, ritiene che si tratti di una questione umanitaria e che la città debba prepararsi alla migliore accoglienza possibile. Proprio la migliore accoglienza possibile rimane un obiettivo che, alla luce di quanto trapelato durante la visita della Prefettura allo scalo, non proprio possibile. Perché i migranti, il cui numero non è ben chiaro, sarebbero alloggiati temporalmente, in una sorta di tendopoli allestita all’interno della banchina 28, sotto il sole cocente di queste settimane. Una soluzione, anche il più cretino, ben sa che rappresenterebbe un vero e proprio lager, non certo la soluzione ideale per chi ha affrontato giorni di navigazione e soprattutto merita e cerca un futuro migliore. Civitavecchia può accoglierli? Senza demagogia spicciola e discorsi filo umanitari buoni per farsi belli su facebook, Civitavecchia non è in questo momento in grado di “accollarsi” un peso così grande. Al di là delle possibili ricadute sui traffici portuali (tutte da verificare) è proprio il tessuto economico-sociale attuale che non permette questi fardelli. Perché se è vero che tutta la struttura sarebbe gestita dalla Prefettura (poi bisognerebbe capire chi gestirebbe in loco), i minori sarebbero affidati ai servizi sociali comunali che, cosa nota, non brillano per capacità economiche e che hanno già enormi problemi nel gestire le emergenze locali. Bisognerebbe, invece, capire cosa ne pensano i diretti interessati, ovvero i civitavecchiesi di fronte all’ennesima decisione calata dall’alto (e rinviata per mero opportunismo politico) nel silenzio più totale dei rappresentanti locali a livello nazionale che, tranne comunicati stampa che dicono tutto e niente, hanno abbassato la testa. Staremo a vedere, il “pericolo” non è scampato secondo quanto affermato dagli esponenti del centrodestra; di sicuro, ancora una volta Civitavecchia è stata scavalcata dai poteri romani, questo è un dato di fatto.