“Per evitare di inimicarsi i potenti di turno un giornale del comprensorio mi attribuisce un cartellino rosso senza però riuscire, nelle poche battute consentite dal box tipografico, di spiegarsi compiutamente ed arrivando soltanto a sottolineare il fatto che io sia fuori dalla competizione elettorale di Santa Marinella.
Questo è un dato di fatto, una notizia che la Città già conosce e il giornalista di turno ha però evitato di indagarne le regioni che vorrei spiegare e far conoscere. La mia esperienza all’interno dell’amministrazione comunale è stata profonda e significativa dal punto di vista umano, da quello professionale ed alto è stato il contributo che ho saputo rendere alla mia Città. Naturalmente impegnandomi nel settore finanziario ho dovuto fare i conti con resistenze inaspettate da parte di chi invece, nell’interesse esclusivo della nostra gente, doveva collaborare.
Come è finita lo abbiamo visto tutti ma mentre credevo che chi era nelle condizioni di farlo avesse imparato la lezione, avesse iniziato a dare ascolto alla nostra gente, mi sono dovuto ricredere constatando che i metodi non erano cambiati e che con quello che ama autoproclamarsi centrodestra non avevo più nulla in comune, talmente corpo estraneo che anche da Roma, mondo a me distante, sono venuti a riprendersi la bandiera che mi avevano affidato quando credevano che riuscissi a non pensare e a non pormi domande.
Sono sempre pronto a dare il meglio di me stesso, a mettere a disposizione della mia Città quanto so fare, quanto ho saputo imparare in questi brillanti anni e a terminare il lavoro di risanamento delle finanze pubbliche che tanto ha turbato quelli che fino a qualche mese fa erano i miei colleghi di cordata. Rimanere alla finestra si può fare, a volte non è sbagliato. Quello che invece è disdicevole è parlare senza aver nulla da dire, o meglio scrivere senza essersi preventivamente informati”.
Lo ha reso noto Emanuele Minghella