I militari si sono presentati negli uffici dell’Adsp. Scattate anche perquisizioni domiciliari
CIVITAVECCHIA – C’è fermento, dalle prime ore del mattino, in porto. Attorno alle 7 è scattato infatti un blitz della Gdf, con i militari delle fiamme gialle di Civitavecchia che si sono recati negli uffici dell’Autorità di Sistema Portuale per acquisire una serie di documenti. Ma non solo. Sono scattate anche perquisizioni domiciliari. Nel mirino delle Fiamme gialle il presidente Di Majo, il segretario generale Macii e, a quanto pare, almeno un dirigente. Massimo riserbo, al momento, sull’oggetto dell’indagine, che ha portato un grande spiegamento di forze tra Civitavecchia e Roma.
L’INDAGINE – Al centro dell’indagine coordinata dal sostituto procuratore Alessandro Gentile, a quanto pare, la questione legata alla futura realizzazione del Marina yachting al porto storico. Sono stati iscritti sul registro degli indagati con l’accusa di turbativa d’asta il presidente dell’Autorità di Sistema Portuale del Tirreno Centro Settentrionale, Francesco Maria Di Majo, e la segretaria generale Roberta Macii. Insieme a loro sono indagati anche Guido Azzopardi ed Edgardo Azzopardi.
I COMMENTI – “Il Presidente dell’Autorità di Sistema Portuale del Mar Tirreno Centro Settentrionale, Francesco Maria di Majo e il Segretario Generale, Roberta Macii – ha spiegato l’avvocato Lorenzo Mereu, che li assiste – hanno offerto la massima collaborazione agli organi inquirenti, coordinati dalla locale Procura, certi del loro corretto operato. I predetti, pur non nascondendo la profonda sorpresa ed amarezza delle circostanze che li hanno visti coinvolti nella giornata odierna, nutrono la massima fiducia nella giustizia. Stiamo valutando le iniziative da porre in essere nel più breve tempo possibile al fine di chiarire la posizione dei suddetti, confidando che le argomentazioni che porteremo all’attenzione della magistratura possano definitivamente, ed in tempi rapidi, chiarire la vicenda e le rispettive posizioni”.
Sul caso è intervenuto anche l’avvocato Andrea Miroli, a difesa di Guido ed Edgardo Azzopardi. “In ordine all’odierna iniziativa giudiziaria assunta dalla Procura della Repubblica di Civitavecchia, i signori Guido Azzopardi, quale presidente della Port Mobility e della Roma Marina Yachting srl ed il sig. Edgardo Azzopardi quale A.D. della Port Mobility, rappresentano, mio tramite, di essere assolutamente estranei alla vicenda oggetto di indagine e dichiarano, sin d’ora – ha spiegato – di essere a disposizione dell’Autorità inquirente al fine di chiarire nel più breve tempo possibile la propria posizione. A dimostrazione di ciò, entrambi hanno immediatamente fornito agli operanti tutta la documentazione richiesta onde accelerare, anche e soprattutto nell’interesse delle società che rappresentano, la definizione della presente vertenza. Da ultimo i signori Azzopardi stanno valutando tutte le iniziative giudiziarie da intraprendere per la tutela dei loro interessi, atteso che il presente esposto, da cui scaturisce l’attuale vicenda, costituisce l’ultima delle infondate e maldestre azioni che già in passato i soliti noti hanno assunto in altre sedi giudiziarie (risultando sempre soccombenti) nell’esclusivo intento di ostacolare surrettiziamente l’attività della Roma Marina Yachting”.