Montalto. Dimissioni utenti CSR Maratonda, chiarimenti sulle procedure

socciarelli_emauela

In merito agli articoli da parte dell’opposizione riguardanti le “dimissioni” dal centro CSR Maratonda di tre utenti ci preme ribadire e specificare alla cittadinanza alcuni punti strategici che la Fondazione Solidarietà e Cultura Onlus sta seguendo ormai da diverso tempo.

Come premessa va ricordato che il comune di Montalto di Castro, la Fondazione e il Distretto 2 Asl Viterbo, sono cofirmatari di un Protocollo d’Intesa per la gestione partecipata del Centro Socio Riabilitativo Maratonda, redatto in base a quanto previsto dal D.G.R. 23 dicembre 2004, n. 1305 in materia di autorizzazione all’apertura e al funzionamento della struttura stessa.

In merito al “Limite di età” l’attuale CDA aveva già prorogato e bloccato a 60 anni la permanenza al centro, anche con l’avallo del consigliere Eleonora Sacconi (che oggi critica questa scelta) allora assessore ai Servizi Sociali.

Va ricordato che il comune provvede alla quasi totalità dell’erogazione dei contributi per il funzionamento del centro (Euro 390.000,00): siamo inoltre consapevoli che all’interno del territorio comunale ci sono molte altre situazioni di svantaggio sociale di cui è giusto farsi carico.

Sentiamo infine il bisogno di fare un’ultima precisazione: non abbiamo mai preso minimamente in considerazione l’ipotesi di un allontanamento improvviso e repentino di alcun utente. Al contrario, per i tre casi di cui si è parlato in questi giorni sui giornali, con il solo scopo di alimentare sterili dibattiti politici, ci siamo ritrovati ad affrontare l’argomento con serietà e coinvolgimento, mediante un dialogo con le famiglie.

A tal proposito, e come previsto dalle direttive in materia, abbiamo inoltre provveduto recentemente ad inoltrare un invito al Distretto 2 Asl Viterbo, affinché si concerti fra tutte le componenti in causa una soluzione, anche per il futuro, partecipata e che miri al benessere degli utenti stessi, in modo da individuare percorsi assistenziali idonei all’età e alle attitudini dei ragazzi, come per altro previsto dalla L.R. 41/2003, art. 11 lettere H ed I.

Ancora una volta rassicuriamo i cittadini e le famiglie che l’amministrazione comunale sta lavorando per il solo bene degli utenti e della comunità. In questi primi mesi del nostro secondo mandato di governo del paese stiamo anche programmando l’apertura del “centro diurno per l’anziano fragile” all’Interno di Villa Ilvana.

A chi usa i disabili per fare politica e non se ne vergogna, rispondiamo con i fatti: ad oggi, nessun utente è stato dimesso dal nostro Centro.