Si è realizzato con successo di pubblico, lo scorso sabato 17 ottobre 2020, nonostante le restrizioni per il Covid, lo spettacolo teatrale multimediale “La Città di Monza nella Storia del Novecento Europeo e Internazionale” ideato dall’attore e regista Agostino De Angelis, inserito nell’importante calendario della Rassegna “120° Anniversario del Regicidio” patrocinata dal Comune di Monza per interessamento dell’Assessore Massimiliano Longo, organizzato dall’Associazione Culturale Libertamente e dal presidente Stefano Colombo in collaborazione con ArchéoTheatron, con il contributo della Fondazione Monza Brianza e della società Enerxenia.

E’ stato scelto come luogo simbolo della rappresentazione, proprio la Cappella Espiatoria, nell’area antistante, dove è accaduto uno degli avvenimenti più significativi del ‘900 a Monza, l’uccisione del Re Umberto I, che ha segnato il cambiamento sociale e politico dell’Italia, con una proiezione dei grandi avvenimenti che sarebbero poi accaduti anche negli stati Europei e Internazionali. Il monarca viene ricordato come il Re Buono per l’impegno positivo dato nel fronteggiare sciagure e per la promulgazione del codice Zanardelli, che apportò alcune innovazioni nel codice penale, come l’abolizione della pena di morte. Infatti, tra i personaggi in scena molte le figure chiave nella storia di Monza e della politica e cultura del tempo, la Regina Margherita interpretata da Monia Cacciero, moglie tradita del Re ma ritenuta da tutto il popolo italiano la grande Regina, per la sua fierezza e nobiltà; Eugenia Litta interpretata da Tania Cacciero, considerata, anche dalla stessa Regina, la vera donna del sovrano, la sua amante tanto da stargli vicino anche sul letto di morte; Giuseppe Zanardelli interpretato da Antonio Simonetta quale politico e presidente del Consiglio dal 1901 al 1903 insieme a Giovanni Giolitti ministro degli interni, interpretato da Marco Vimercati, che segnarono l’inizio dell’età Giolittiana; Gustave Le Bon il sociologo interpretato da Maurizio Corva, fondatore della psicologia delle masse, la bella Otero interpretata da Erica D’Urso, ballerinaattrice e una delle donne più celebri dell’intero continente, amante di molti uomini potenti e in vista dell’epoca, la Contessa Luisa Casati, interpretata da Stefania Verduci, legata alla storia di Monza e che ebbe una relazione con Gabriele D’Annunzio tanto da segnare il gusto e lo stile del tempo. Non sono mancati passaggi letterari dei grandi autori del tempo quali Marinetti, interpretato da Dario Sarno, con il Manifesto del Futurismo, e versi tratti dall’inno Al Re Umberto di Giovanni Pascoli, versi di Grazia Deledda recitati da Annina Pennati con l’accompagnamento musicale dal vivo di Paolo Castagnone, Stefania Cortiana, Laura Combatti, Matteo Mezzanzanica, Matteo De Bernardi, la voce raffinata del tenore Davide Sensales accompagnato al pianoforte da Claudia Bracco su brani di Puccini e Verdi. Lo spettacolo è stato arricchito dalle belle coreografie curate da Matteo Capizzi con i ballerini della DanzArt Academy di Biassono, dalla performance futurista con il fuoco dell’artista Francesca Torello e dalla sequenza di immagini e filmati sulla storia del novecento. La serata è stata presentata dalla frizzante Raffaella Radaelli e lo show opening curato dal musicista Daniele Proietto. Sempre presente e puntuale agli eventi culturali l’Assessore Massimiliano Longo, soddisfatto della riuscita dello spettacolo, ringraziando l’organizzatore Stefano Colombo, le Compagnie Teatrali Monzesi e gli artisti che si sono esibiti e lo stesso regista De Angelis, che da tempo riesce a creare un’interazione tra le diverse realtà artistiche del territorio brianzolo. 

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