Una relazione dettagliata sul caso di moria di pesci riscontrato alla Frasca la scorsa settimana. È quanto hanno chiesto il Sindaco di Civitavecchia, Ernesto Tedesco e l’assessore all’Ambiente, Manuel Magliani, in una lettera inviata ieri a Regione Lazio, Asl Roma 4, Capitaneria di Porto, Città Metropolitana e Arpa Lazio. Nella missiva si fa riferimento al fatto che il fenomeno “si è già presentato negli anni scorsi in quel tratto di mare e desta parecchia apprensione nella popolazione”, di qui la richiesta ai destinatari della lettera di “un riscontro diretto in ordine alle verifiche che saranno certamente poste in essere per individuare le cause del fenomeno. Ciò al fine di poter relazionare la cittadinanza, per quanto possibile, sui fatti accaduti nonché circa le attività a tutela dell’ambiente marino che possono essere eventualmente assunte all’esito delle ricerche che auspichiamo possano avvenire nel più breve tempo possibile”. Al riguardo, Sindaco e Assessore hanno specificato che “come Amministrazione intendiamo partecipare alle attività di verifica e studio del fenomeno anche attraverso il coinvolgimento del dipartimento di Biologia Marina dell’Università la Tuscia”.
Commenta l’Assessore Magliani: “Ci troviamo davanti ad un fenomeno allarmante, per quanto circoscritto, e sul quale è necessario fare chiarezza. Per questo ci siamo rivolti agli enti competenti e a soggetti terzi, con specifica preparazione in materia. Ringraziamo pertanto per le segnalazioni ricevute i frequentatori della Frasca e gli amanti del mare, un bene pubblico che l’Amministrazione intende salvaguardare. Al contempo, ravviso che è invece impossibile ricevere lezioni da chi governava la città nel 2016, quando si verificò una moria di pesci ben più consistente, né da chi vanta tra le sue fila un ministro “all’Ambiente” che ha appena autorizzato le navi da crociera a scaricare le acque nere direttamente a mare nel porto di Civitavecchia”.