Si è tenuta venerdì scorso 16 dicembre, nell’ambito degli incontri programmati dal Movimento per la vita di Civitavecchia, la conferenza dell’Avv. Mariassunta Cozzolino, sul tema “Le nuove minacce alla vita umana nell’Evangelium Vitae”, di Papa Giovanni Paolo II, il quale redasse l’enciclica per “una riaffermazione precisa e ferma del valore della vita umana e della sua inviolabilità, ed insieme per un appassionato appello rivolto a tutti e a ciascuno, in nome di Dio: rispetta, difendi, ama e servi la vita, ogni vita umana! Solo su questa strada troverai giustizia, sviluppo, libertà vera, pace e felicità!”.
L’incontro ha avuto luogo presso la sede movimento per la Vita, e l’Avv. Maria Assunta Cozzolino, Dottore di ricerca e già docente in Diritto canonico ed ecclesiastico, ha potuto illustrare nel dettaglio quelle che San Giovanni Paolo II definì modalità inedite di attentati alla vita umana, richiamando la grave responsabilità che incombe sugli stati perché “… le democrazie che legalizzano aborto, fecondazione artificiale, eutanasia, sono avviate sulla strada del totalitarismo, anche se tutto sembra avvenire nel rispetto della legalità”.
Il pontefice ha avvertito anche che queste pratiche richiedono oggi sempre più una vigilanza sociale e giuridica, in quanto si tende a promuoverle come diritti positivi, osservando che “ esistono fatti che comprovano con crescente chiarezza come le politiche e le legislazioni contrarie alla vita stiano portando le società al decadimento, non solo morale ma anche demografico ed economico”.
Tuttavia qualcosa si sta muovendo nel mondo in direzione di una maggiore tutela del bambino non ancora nato, e le ragioni della vita, lentamente, si stanno facendo strada, anche se tra fortissime opposizioni di istituzioni politiche e di lobby anti vita : il 24 giugno 2022, infatti, con un voto di 6-3, la Corte Suprema degli Stati Uniti ha stabilito che la Costituzione americana non conferisce il diritto all’aborto ed ha pertanto annullato la sentenza Roe contro Wade, che nel 1973 aveva imposto l’aborto in tutta la nazione. Il diritto di decidere in materia è stato così restituito ai singoli Stati e ai loro rappresentanti eletti.
DI fronte alla cancellazione della sentenza Roe vc Wade ( che negli USA ha determinato la soppressione legale di circa 60 milioni di esseri umani innocenti con l’aborto procurato ) , c’è stata una reazione del Parlamento Europeo, il quale, 7 luglio 2022, adotta una risoluzione nella quale ribadisce il concetto che l’aborto è un «diritto umano», e chiede anzi di modificare la Carta dei diritti fondamentali Ue per aggiungere all’articolo 7 (rispetto alla vita privata e familiare) un paragrafo 7a: “Ognuno ha il diritto a un aborto sicuro e legale”. Non basta: la risoluzione “chiede all’Ue e ai suoi Stati membri di legalizzare l’aborto” nonché di perorare “la sua inclusione nella Dichiarazione universale dei diritti umani”. Il Parlamento europeo era anche intervenuto precedentemente, con la risoluzione del 9 giugno 2022, sostenendo che “Il diritto all’aborto sicuro e legale deve essere protetto”.
Fortunatamente le risoluzioni del PE hanno carattere esclusivamente politico e non sono vincolanti, pur tuttavia esse possono essere uno strumento preliminare e preparatorio a veri e propri atti vincolanti per gli stati europei, come lo sono i regolamenti e le direttive. La relatrice ci ha fatto fa notare che quanto affermato nella Risoluzione della UE è speculare, ma in negativo, rispetto a quanto affermato da Giovanni Paolo II. Mentre per il Santo Padre, infatti, l’aborto è una minaccia alla vita umana nascente, per il Parlamento Europeo la minaccia consiste invece nel non poter praticare in piena libertà il “diritto all’aborto”. L’Avv. Mariassunta Cozzolino conclude affermando: “Il Pontefice ha invitato tutti, credenti e non, a rendere testimonianza in difesa della vita umana nascente, impegnandosi senza paura, “senza temere l’ostilità o l’impopolarità”.
Ed il popolo della vita risponde a questo appello in tutta Europea, in Italia ed anche a Civitavecchia, attraverso i centri di Aiuto alla Vita. Solo a Civitavecchia 200 bambini – destinati ad essere abortiti – sono nati grazie a questa rete di solidarietà che offre aiuti concreti alle future madri. E’ una risposta concreta a quella mentalità che mette in primo piano, come soluzione ad una gravidanza inattesa o problematica, la soppressione del nascituro.
Ed il popolo della vita risponde a questo appello in tutta Europea, in Italia ed anche a Civitavecchia, attraverso i centri di Aiuto alla Vita. Solo a Civitavecchia 200 bambini – destinati ad essere abortiti – sono nati grazie a questa rete di solidarietà che offre aiuti concreti alle future madri. E’ una risposta concreta a quella mentalità che mette in primo piano, come soluzione ad una gravidanza inattesa o problematica, la soppressione del nascituro.