Multe codice della strada (Rubrica a cura del Dr Remo Fontana, Criminologo)
Da febbraio scatta l’obbligo delle notifiche via P.E.C
(Quarta ed Ultima Parte)
Medesima cosa è prevista, laddove la notificazione tramite PEC non sia possibile per qualsiasi altra causa, con oneri naturalmente, sempre a carico del destinatario.
Mi avvio alla conclusione, ben sapendo che l’argomento trattato non rimane certamente molto simpatico, in quanto si parla di sanzioni amministrative e quindi di soldi da tirare fuori dalle nostre tasche.
In proposito però, un paio di cose mi sento di dirle. La prima è cercare di osservare le regole del Codice della Strada. Così facendo oltre ad evitare di pagare onerose e sgradevoli sanzioni, contribuiremo certamente a garantire una maggiore sicurezza della circolazione stradale e comunque una migliore civica convivenza, nel rispetto soprattutto delle categorie più deboli previste dal Codice della Strada, quali pedoni, ciclisti, diversamente abili, anziani, bambini ed anche degli animali.
L’altra cosa. Magari anche per semplice sbadataggine può capitare a chiunque di ricevere una multa per divieto di sosta, sempre e comunque, antipatica e sgradita, ma tuttavia un errore lo abbiamo commesso e nel caso si abbia il possesso di una Casella PEC, risparmieremo almeno ulteriori spese per la notifica dell’atto e magari anche una lunga fila all’ufficio postale. Non per fare pubblicità, ma da ormai un anno, per pochi euro, circa sette, ho acquistato il dominio di una PEC e vi posso garantire, che in questo periodo di raccomandate ne ho inviate davvero non poche e quindi, di aver risparmiato parecchie decine di euro, nonché lunghe ed estenuanti file alle poste. E sì, come ho accennato, uno degli scopi principali è quello di evitare ulteriori spese al contribuente, ma sicuramente non di certo quello di sgravare da ulteriori compiti gli operatori e gli uffici di polizia, che già con numeri estremamente ridotti, dovranno in ogni caso sobbarcarsi un bel lavoro in più prima di notificare la violazione, procedendo agli accertamenti obbligatori relativi al possesso di una casella di posta elettronica certificata, da parte delle persone nei cui confronti dovrà essere notificato l’atto.
Ho concluso e auspico davvero che l’argomento trattato, che ho definito certamente poco simpatico, possa essere comunque di utilità per tutti gli utenti della strada e aiutare a far riflettere quando ogni giorno, sia in qualità di pedoni, che di conducenti dei veicoli, ne facciamo uso.