CIVITAVECCHIA – Altri sei mesi sono passati da quando la storia del muro crollato, che si trascinava da oltre tre anni, sembrava aver trovato finalmente soluzione.
Perché il cantiere dei lavori era stato aperto e in molti già tiravano un sospiro di sollievo pensando: “ ora ci siamo, anche questo scandalo ha trovato soluzione”. Invece niente di tutto questo. Tutto fermo, i lavori non iniziano, e senza poi che nessuno dica quando ripartiranno, quando finiranno, quando la strada potrà riacquistare la sua fisionomia e la sua dignità e gli utenti la perduta sicurezza di circolazione.
Numerose sono le lamentele (inascoltate) dei cittadini, grande la loro rabbia e la loro delusione. Tant’è che non sono pochi a maturare perfino l’idea di proporre per la via un cambio di nome, da Via Isonzo a Via del Muro Crollato, per censurare in modo evidente questo modo indecoroso di gestire la cosa pubblica ed ammonire nel contempo i futuri amministratori.
Non vogliamo essere disfattisti, ma siamo davvero stufi di queste inammissibili lungaggini. La città deve essere rispettata, e nell’occasione rispetto e attenzione sono mancati a tal punto che viene da chiedersi se sia mai possibile che nessuno si senta in colpa di questa inenarrabile situazione e avverta il bisogno di scusarsi, di parlare alla città. Perché niente accade, tutti tacciono. E ciò la dice lunga sull’operato dei nostri amministratori e ci procura conferma della validità del nostro atteggiamento.
Italia Viva “Comitato Polo Civico”