La rete coinvolge, tra gli altri, Tuscia Film Fest, Ombre Festival, Ludika 1243 ed Egidio17. Si parte il 6 luglio.
Un network, o ancora meglio un mosaico in grado di contenere e valorizzare la vocazione turistico-culturale della città di Viterbo. Un contenitore che, razionalizzando i contenuti già forniti da alcuni maggiori eventi dell’estate viterbese – Tuscia Film Fest, Ombre Festival e Ludika 1243 – e dall’associazione Egidio17 (che organizza 13 incontri a Palazzo del Drago) ha l’ambizione di creare una rete con le attività commerciali e artigianali del centro storico.
Tutto ciò è On, che dal 6 al 16 luglio (in coincidenza con le tre manifestazioni) debutta a Viterbo: l’intento è quello non di creare un nuovo festival distinto dagli altri, ma lavorare in una logica di sinergia in cui ogni evento e ogni piazza mantengano la propria specificità. L’iniziativa è coordinata da Antonio Rocca, direttore dell’associazione culturale Egidio 17, realizzata con il contributo dell’assessorato allo sviluppo economico del Comune di Viterbo, presieduto da Sonia Perà, e di Confartigianato Imprese Viterbo diretta da Andrea De Simone.
“L’obiettivo – spiega Rocca – è mostrare una città in grado di offrire una proposta culturale e un’immagine di sé varia e plurale, in cui tutte le specificità siano salvaguardate, perché le specificità sono una ricchezza, il che non significa separazione ma lavorare nella logica della rete, in cui 2+2 fa sempre 5 o 6, perché se le sinergie non sono depositate dall’alto sulla città ma integrate con essa, allora le relazioni funzionano a beneficio di tutti”.
Nel concreto, il network On prevede, in occasione delle tre citate manifestazioni, una collaborazione con attività commerciali e artigianali presenti nel centro storico di Viterbo (laboratori artigianali e attività di ristorazione soprattutto: da qui il supporto dell’assessorato allo Sviluppo economico), a ciascuna delle quali è stato chiesto di inventare un prodotto particolare appositamente per l’occasione, che le rappresenti e valga come invito a entrare nell’attività e conoscere le eccellenze diffuse.
On, che parte ufficialmente il 6 luglio, ha già innescato collaborazioni con Archeoares, Algoritmo Festival, l’associazione RinascimentiAmo, la compagnia Tetraedro: l’idea è quella di promuovere in prima istanza le attività presenti sul territorio per l’intero anno e e valorizzare soggetti privati e pubblici, che facciano cultura e impresa. Il nome On nasce dalla consapevolezza che sia sufficiente premere un pulsante per accendere la città (tasto On appunto). Il logo scelto è una reinterpretazione di Piazza della Morte e simbolizza il centro storico di Viterbo come un’opera d’arte d’insieme, per renderne visibile la natura estetica: la realizzazione è a cura di Sonia Giambrone, alla quale è stato chiesto di immaginare un’opera che realizzasse un sistema di vasi comunicanti, tra arte e arte.
l primo degli appuntamenti inseriti in On è in programma il 6 luglio: a Palazzo dei Priori (Sala Regia, ore 17.30) la presentazione, moderata da Maria Elena Piferi, di un’intervista – saggio a Stanislas Klossowski de Rola primogenito dell’artista Balthus (scomparso nel 2001 e proprietario del castello di Montecalvello) curata dall’architetto Giovanni Giannone, che insieme al critico letterario Fabrizio Ottaviani dialogherà con Klossowski.
Conclude Rocca: “Quando più soggetti si mettono in rete s’innescano sinergie e si costituisce una sorta di magnete che attrae altre realtà. Così si crea un soggetto altro e più potente. Come in chimica, in un network una pluralità di realtà autonome crea un’entità differente nella quale, tuttavia, ogni elemento mantiene la sua specificità. E’ una rete di soggetti con pari dignità ed è per questo che i festival e le attività interagiscono tra loro senza una canone predefinito, in maniera assolutamente libera e spontanea, tentando di rendere evidente la natura intimamente sociale del centro storico di una città come Viterbo. On nasce ora, al momento è solo un seme. Crediamo che già dal prossimo anno il progetto possa crescere e consolidarsi, anche grazie all’ampliamento della rete e all’interesse manifestato da imprese, enti e singoli cittadini”.