“Sono d’accordo su di una accoglienza sostenibile e non solo riferito ad Allumiere ma su tutto il territorio Nazionale. Ma stando alle vigenti leggi e norme ciò non è possibile. L’incontro con il prefetto è solo l’ennesimo tentativo di far digerire l’accoglienza ai comuni spingendoli verso l’adesione allo SPRAR che ricordo che è facoltativo dei comuni, in poche parole il comune da la sua disponibilità ad accogliere immigrati in virtù di un determinato riparto oggi 3,6 ogni 1000. Aderendo allo SPRAR le prefetture hanno raggiunto il proprio obbiettivo e soprattutto sollevandosi da responsabilità sotto il profilo di dover prendere loro la decisione è di imporre l’accoglienza. Precisando che il piano di ripartizione stando alla situazione attuale, saranno rivisti in aumento semplicemente perché tutti i giorni ci sono nuovi arrivi da dover sistemare. Anche quanto detto dal prefetto che chi aderirà allo SPRAR verrà cancellato dai comuni che possono accogliere, non può essere che un tentativo di rassicurazione al fine di ottenere dai comuni l’adesione. Una rassicurazione che per dati di fatto non potrà allo stato attuale essere mantenuta. Si provi a riflettere tutti gli 8000 comuni in virtù di tale rassicurazione aderiscono allo SPRAR ospiteranno ogni uno per la quota che gli compete gli immigrati quindi immuni da nuove richieste di accoglienza, tutti i nuovi arrivi che ribadisco sono giornalieri e di centinaia di persone, dove li collocheranno? Altra rassicurazione che non potrà essere mantenuta è l’essere immuni da accogliere richiesta di partecipazione a bandi da parte di privati, in quanto le due cose sono distinte e separate e viggiano su dei binari diversi. Aggiungo ma visto l’emergenza a livello Nazionale come è possibile credere a tali rassicurazioni anche se le dovessero mettere per iscritto, praticamente con queste rassicurazioni le prefetture si danno la zappa sui piedi da soli, secondo voi? Concludo con un invito a tutti i sindaci in considerazione che stando a quanto dichiarato dal prefetto, coloro che non aderiranno allo SPRAR con molta probabilità, saranno investiti da imposizione ad accogliere da parte delle prefetture. Che tradotto non cambia nulla, non aderire allo SPRAR è attendete l’eventuale imposizione della prefettura che non ha nulla a che vedere con aderire allo SPRAR. Non firmate questa cambiale in bianco”.
Lo comunica Carmine Ianniello coordinatore Noi con Salvini Allumiere e presidente movimento civico il Paese che Risorge.

 

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