CIVITAVECCHIA – Sono 40 i roster inseriti nei gironi di serie A, è arrivato il momento di tirare il fiato. Le loro fatiche riprenderanno, con l’ultimo impegno del 2024, domenica 22 dicembre.

In quella occasione il Rugby Civitavecchia renderà visita al Campo Enrico Iovenitti della Polisportiva Paganica Rugby .

Poi ci sarà il cosiddetto ‘letargo agonistico’ da osservare in concomitanza con le festività di fine anno.

Alla ripresa, il 19 gennaio 2025, i biancorossi si presenteranno al Moretti Della Marta  versus Rugby Roma Olimpic Club 1930.

Ma vediamo insieme ad uno dei personaggi che di palla ovale ne ha masticato e ne mastica molto: “ Confidenza ed Analisi del Rugby Civitavecchia con Coach Mauro Tronca”.

A che punto è il Rugby Civitavecchia?

Tronca- Il CRC come prima squadra è un po’ indietro rispetto alle aspettative ma sono evidenti che ha ampia possibilità di miglioramento.

Si poteva fare di più o è sulla giusta strada?

Tronca-Si può sempre fare di più però la strada è giusta. Bisogna anche che i ragazzi più giovani diventino più ambiziosi e quindi decidano di lavorare di più per dare forza all’idea di gruppo. Ci deve essere sempre di più l’input NOI e non IO.

Il progetto verde ha espresso tutta la sua potenzialità?

Tronca– Il progetto verde ancora non ha espresso tutta la sua potenzialità anche perché all’interno in uno dei focus dei programmi, quello delle scuole,  vi sono altri sport più facili che fanno proselitismo come pallavolo pallamano pallacanestro. Abbiamo fiducia che il tempo e la costanza ci daranno i frutti ben sperati tanti giovani che apprezzino la palla ovale.

Foto: Vicepresidente Domenico Nastasi & Coach Mauro Tronca del Rugby Civitavecchia

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