Ad organizzare l’evento il Parco Archeologico di Cerveteri e Tarquinia.
CERVETERI – Un convegno di interesse internazionale giovedì 26 gennaio all’interno dell’Aula Consiliare del Granarone a Cerveteri. A promuoverlo, il Parco Archeologico di Cerveteri e Tarquinia, nell’ambito di una tre giorni che inizia a Roma, all’interno della sede del CNR e si chiude a Tarquinia, presso la Biblioteca Vincenzo Cardarelli passando per Cerveteri.
Tre giorni di studi, durante i quali il Parco Archeologico intende riesaminare i rapporti incrociati tra le città di Cerveteri e Tarquinia, tra l’Orientalizzante e l’età repubblicana, per fare emergere le linee di sviluppo e gli eventuali snodi che ne hanno caratterizzato la storia politica, economica e sociale.
Un evento dedicato a due grandi studiosi: Mauro Cristofani, del quale ricorre il venticinquesimo anniversario della morte, e Mario Torelli, recentemente scomparso; entrambi hanno legato il proprio nome – fra i molti studi – anche alla storia e all’archeologia di Cerveteri e Tarquinia.
Ricco il programma e il parterre di ospiti che interverranno durante la giornata:
dopo i saluti iniziali del Sindaco e dell’Assessore alle Politiche Culturali del Comune di Cerveteri, parola a Margherita Eichberg, Soprintendente ABAP per la provincia di Viterbo e l’Etruria Meridionale e a Vincenzo Bellelli, Presidente del Parco Archeologico.
A seguire, due sessioni distinte di incontri. Alle ore 10:30 si parlerà delle Produzioni Artigianali, e alle ore 15:00 di “Cerveteri e Roma: ricerche, scavi e territorio”. Alle ore 17:30 chiuderà la giornata la visita al Museo Nazionale Cerite.
“Siamo onorati di poter ospitare a Cerveteri un evento di questo spessore e ringrazio la Direzione del Parco Archeologico per aver programmato una giornata di studi così importante proprio nella nostra città – ha dichiarato Elena Gubetti, Sindaco di Cerveteri – la collaborazione con gli Enti che gestiscono il nostro sito UNESCO, Patrimonio dell’Umanità sta portando importantissimi risultati alla nostra città e alla visibilità del nostro patrimonio archeologico. Sarà un’occasione importante, che vedrà la partecipazione di tantissimi studiosi internazionali che avranno modo di conoscere la nostra città. L’evento è aperto al pubblico e a tutta la cittadinanza”.