CIVITAVECCHIA – Il Sindaco deciderà se mantenere o meno i rappresentanti del Comune Enti, Aziende ed Istituzioni, potendo procedere alla loro rimozione per giusta causa, facendo prevalere di fatto il rapporto fiduciario così come stabilito anche recentemente dalla sentenza della Corte di Cassazione a Sezioni Unite che fissa il termine di 45 giorni per prendere la decisione. Questo il senso della delibera per la definizione degli indirizzi per la nomina, la designazione e revoca, approvata nel corso del consiglio comunale di ieri sera, al termine di un’accesa discussione tra maggioranza ed opposizione. Il provvedimento ha incassato l’ok, oltre che della maggioranza, anche dei consiglieri del Pd che non hanno nascosto come sia facoltà della politica, cambiando l’indirizzo amministrativo, poter scegliere i propri rappresentanti proprio per un lavoro improntato alla massima fiducia. Bocciatura invece da parte di Petrelli (Buon Governo), Tarantino e M5S, con quest’ultimo preoccupato per eventuali possibili contenziosi. Astenuto invece Scilipoti di Onda Popolare. Il consiglio si è aperto con la surroga del consigliere di Fdi Francesco Serpa, sostituito dalla collega di partito Roberta Morbidelli, per passare poi ad affrontare il caso di incompatibilità del consigliere della Lega, Alessandro D’Amico, per una causa ancora in corso con il Comune. D’Amico avrà dieci giorni di tempo per rinunciare al contenzioso e restituire i circa 20.000 euro già incassati dopo la vittoria della causa in Corte d’Appello – per il quale Palazzo del Pincio è però ricorso in Cassazione – mantenendo così il suo posto alla Pucci.