In risposta all’appello lanciato da Anna Falcone e Tomaso Montanari, al termine dell’assemblea del 18 Giugno, presso il teatro Brancaccio di Roma, in tutta Italia si stanno costituendo i comitati territoriali di “Un’alleanza popolare per la democrazia e l’uguaglianza”.
E’ così iniziato un percorso per la nascita di un progetto unitario della sinistra che, raccogliendo le idee dalla base e dai territori, rediga il proprio programma e decida una piattaforma comune di azione.
Un percorso che, mettendosi dietro le spalle una stagione di identitarismi, divisioni e personalismi, vuole riportare al centro del dibattito politico italiano il tema della diseguaglianza economica, i diritti di chi lavora o di chi un lavoro lo cerca, la parità di genere, la gestione dei beni pubblici e dell’ambiente, l’educazione pubblica, i diritti dei migranti e la lotta alle mafie. La discussione di questi temi è stata ostacolata e messa in un angolo dalle forze politiche che, in modo consociativo, si sono alternate al governo del paese. Il loro unico interesse è diventato quello di favorire imprenditori e banchieri, da cui dipendono, a discapito degli strati più poveri della popolazione. E’ grave come questa classe dirigente non comprenda la relazione tra l’aver perso il contatto con la realtà e la massiccia astensione, nella quale molti elettori, disillusi e mal rappresentati, si sono rifugiati.
Vogliamo costruire un percorso politico autonomo ed alternativo al Partito Democratico.
Siamo altra cosa rispetto ai governi targati PD che, sostenendo riforme indegne come quella della Costituzione, la Buona Scuola, la riforma Minniti, il Jobs Act e lo Sblocca Italia, si sono appiattiti sulle politiche delle destre in Italia e del neoliberismo di Angela Merkel in Europa.
Vogliamo formare un’alleanza popolare che risponda con fermezza alle esternazioni del duo Salvini-Meloni, che con i loro rigurgiti razzisti attaccano i migranti, strumentalizzando la paura del terrorismo e la miseria diffusa nel paese.
Vogliamo ricostruire la partecipazione alla politica e aggregare una forza, plurale e di Sinistra, differente dal modello aziendalista del Movimento 5 Stelle, da sempre perso nell’ambiguità di essere un po’ di destra ed un po’ di sinistra, pur di raccogliere quanti più voti possibili.
Sappiamo bene come le conseguenze di queste politiche iperliberiste si ripercuotono su città e territori.
Risulta infatti emblematica la situazione di Civitavecchia, dove queste hanno portato :
– ad una disoccupazione al 25 %, causa della mancanza di prospettive per giovani e disoccupati;
– ad uno sconsiderato sfruttamento ambientale, con gravi conseguenze per il territorio e la salute;
– al noto stato pietoso delle infrastrutture pubbliche, tra cui scuole, acquedotti, strade, trasporti e strutture sanitarie, gravemente colpite dai tagli dei governi centrali e dall’inettitudine della classe politica locale.
L’attacco della destra fascista che proprio in questi giorni stiamo subendo, dimostra il ruolo cruciale che la nostra città ricopre nel panorama nazionale ed il bisogno di ricostruire a Civitavecchia una Sinistra forte ed autorevole.
Aderiamo dunque alla proposta lanciata al Brancaccio da Anna Falcone e Tomaso Montanari di costituire comitati territoriali per un percorso politico che riparta dal basso.
Vi invitiamo a contattarci tramite la newsletter (costruirelasinistra@googlegroups.com) attraverso la quale saranno raccolti i contributi di quanti vorranno partecipare e si sceglieranno i temi delle prossime riunioni, per decidere insieme quale strada intraprendere