telemarketing

Giro di vite sul telemarketing. Perché il nostro numero finisce nelle mani delle aziende?
Stanchi di ricevere al fisso e al cellulare chiamate di telemarketing, senza nemmeno sapere con certezza come abbia fatto il vostro numero a finire nelle mani di questa o quell’azienda?
Ci sono novità importanti. Entro i primi di maggio 2018 -spiega l’Aduc (Associazione per i diritti degli utenti e consumatori)
– dovrebbero diventare operative alcune novità inerenti il registro delle opposizioni, l’archivio che già da qualche anno raccoglie
i dati di coloro che non vogliono ricevere chiamate telefoniche a scopo commerciale, pubblicitario, di vendita diretta o di ricerca di mercato. Una legge pubblicata in Gazzetta ufficiale lo scorso 3 febbraio ha esteso la possibilità di iscrizione al registro ai cellulari e ai numeri fissi non inseriti nell’elenco telefonico, specificando che con un’unica iscrizione l’utente potrà chiedere l’inserimento di tutti i propri recapiti telefonici, fissi e mobili. Ulteriormente, attraverso l’iscrizione scatterà la cancellazione
automatica dei consensi precedentemente espressi individualmente a ditte, società, etc., compresi quelli per la cessione
dei propri dati a terzi. Tutti coloro che hanno ricevuto il numero ed il consenso in questo modo, anche indirettamente, non potranno quindi più effettuare chiamate. L’iscrizione potrà inoltre essere revocata dall’utente in qualsiasi momento, per
periodi definiti e nei confronti di uno o più soggetti specifici, telematicamente o telefonicamente.
Sono realmente novità importanti, almeno sulla carta, proprio perché fino ad oggi non solo l’iscrizione riguardava solo i numeri
fissi pubblicati negli elenchi degli abbonati, ma non proteggeva nei casi – peraltro diffusissimi- dove il consenso al trattamento era stato dato individualmente.
Si interviene quindi sulle normative per cercare di rafforzare uno strumento di “protezione” il cui parziale fallimento è ormai ampiamente riconosciuto, dovuto appunto anche alla facilità con cui le stesse si prestavano ad essere violate.
La cessione a terzi dei numeri presenti nel registro non sarà possibile, a meno che non sia fatta allo scopo di inviare  comunicazioni commerciali di prodotti e servizi della ditta o società che detiene i dati, con obbligo in ogni caso di comunicare
i dati del terzo all’utente lasciando a questi la possibilità di revocare il consenso in qualsiasi momento.“
Entra in vigore anche l’obbligo per i call center di utilizzare DUE prefissi unici a livello nazionale, diversi a seconda del tipo di chiamata.

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