Nuovo scossone nella Lega: sfiduciato Giammusso
Stamattina il capogruppo è stato sostituito da Alessandro D’Amico, con le firme di Cacciapuoti e Pepe
CIVITAVECCHIA – Ancora scossoni nella Lega. Dopo l’uscita di Daniele Perello, e le fibrillazioni dei giorni scorsi che hanno portato Raffaele Cacciapuoti a rinunciare alla presidenza della commissione Urbanistica e a lanciare un vero e proprio ultimatum chiedendo di prendere il posto del capogruppo consiliare, questa mattina Antonio Giammusso è stato sfiduciato e sostituito alla guida della pattuglia leghista all’aula Pucci. Non da Cacciapuoti, però, ma da Alessandro D’Amico, che poco dopo le 9 ha protocollato la comunicazione di cambio del capogruppo, firmandola insieme a Cacciapuoti ed Elisa Pepe.
Il tutto a completa insaputa dello stesso Giammusso, al quale il coordinatore Enrico Zappacosta ancora in tarda mattinata chiedeva di dimettersi da capogruppo. Quando invece gli altri tre consiglieri lo avevano già giubilato da un paio d’ore.
Basterà questa mossa per trovare equilibri stabili tra i salviniani? Difficile a dirsi, ma a giudicare dalle modalità con cui il cambio è avvenuto c’e da pensare che continui a non esserci quella condivisione di intenti che nei giorni aveva portato lo stesso Cacciapuoti a sparare a zero sull’organizzazione leghista a Civitavecchia.
Anche se è proprio lui a gettare acqua sul fuoco. «Nessuna sfiducia e niente di personale – ha commentato – qui parliamo di politica. L’idea, comunicata tra l’altro allo stesso Antonio (Giammusso ndr) si è concretizzata oggi, indicando D’Amico come capogruppo: una scelta naturale, un riconoscimento per chi, ex coordinatore, ha lavorato dalla prima ora per la Lega. Un plauso va anche al coordinatore Zappacosta perché, dopo l’uscita di Perello e le mie dichiarazioni, che comunque confermo, qualcosa si muove».
E se Giammusso non ha commentato la questione, D’Amico si è affidato a Facebook. «Parlo tranquillamente ed obiettivamente con tutti, l’ho sempre fatto e sempre lo farò – ha spiegato – si è posto un problema politico alcuni giorni fa che riguardava 2 consiglieri e mi sono messo a disposizione per risolverlo, parlando prima con tutti. Non ho mai preteso ruoli, bensì mi sono messo a disposizione per mettere un po’ d’ordine e ripartire serenamente. Spero di poter essere utile e riuscire nel mio intento. Qualora capissi che ciò non fosse possibile per motivi a me sconosciuti, farò ovviamente le relative scelte. Occorre lavorare per la città, si sta perdendo fin troppo tempo. Confido nella collaborazione e nel buonsenso da parte di tutti».