Entusiasmo travolgente mercoledì 29 marzo, all’Istituto Alberghiero di Ladispoli che ha aperto le sue porte all’arte della cinepresa, ospitando il cast di una delle più famose serie dedicate al mondo della scuola: “Il Collegio”, andato in onda dal 2 gennaio per quattro settimane, su Rai Due.
“Un tuffo nel 1960 per un esperimento televisivo e sociologico di straordinario successo, – ha esordito la Dirigente scolastica dell’Istituto Superiore “Giuseppe Di Vittorio”, Prof.ssa Vincenza La Rosa, nell’accogliere Dimitri, Pietro, Swami e Veronica, i quattro protagonisti del “Collegio” – Niente smarthphone, tablet, piercing o trucchi, per i 9 ragazzi e le 9 allieve che hanno frequentato le lezioni della Scuola Media stile Anni Sessanta, riprodotta nel docu-reality di Rai Due, fra le pareti del cinquecentesco Collegio di Celana. Rigore, punizioni, disciplina ferrea, poesie da imparare a memoria, materie scolastiche diverse: un’ l’Italia che non c’è più. La didattica è passata dalla lezioni frontali alle innovazioni della flipped classroom e della piattaforma Arduino. Ma quella di oggi è un’occasione imperdibile di crescita e di confronto, per riflettere sulla scuola di ieri e sul nostro presente. Voglio ringraziare, in modo particolare, l’organizzatore di questo evento: il Prof. Barbato De Stefano. Ma il mio grazie va anche a tutti i docenti, ai tecnici di laboratorio, agli allievi Leonardo D’Agostini, Giorgia Benedetti e agli altri studenti che hanno reso possibile questa giornata memorabile”.
Tutto è nato da un’idea di Barbato De Stefano, Docente di Lettere dell’Istituto Professionale di via Federici, regista affermato e attore (teatrale e televisivo).
Autore di diversi corti pluiripremiati, dedicati al tema dell’arte, ma anche a quello della disabilità (il suo “Mezza Sala” – Light Dim, proiettato in anteprima all’Alberghiero di Ladispoli, ha vinto recentemente l’Audience Award al “12 Months Film Festival”, è in concorso per il ‘Premio David di Donatello 2017’ ed è in finale negli Usa per il ‘Los Angeles CineFest 2017’), Barbato De Stefano conosce bene il mondo del piccolo schermo. Per la televisione, ha preso parte, infatti, al cast di produzioni come “Sotto Casa” (Rai Uno), la nona stagione di “Incantesimo” (Rai Uno e Rai Due), la terza di “Provaci ancora Prof” (Rai Uno), “La nuova squadra” (Rai Tre), “La Ladra” e “Don Matteo 7” (Rai Uno).
E mercoledì 29 è stato proprio lui a coordinare gli interventi dei giovani ed emozionati attori del Collegio, che hanno spiegato agli studenti dell’Alberghiero il significato più profondo della loro avventura televisiva.
Ottima la performance sul fronte Auditel, per la fortunata serie di Rai2. Riproposizione italica del format britannico “That’ll teach ‘em” (adattato anche in Francia, Spagna, Norvegia, Germania, Belgio, Olanda e Cile), il Collegio ha conquistato l’interesse di circa due milioni di italiani, quasi l’8,5% di share nell’ultima puntata, con risultati che hanno riavvicinato i giovani spettatori alla tv di vecchia concezione e di buona qualità, consentendo di mettere in cantiere un “Collegio 2”.
Pubblico, fra l’altro, trasversale alle classi di età: dalla fascia 4-7 anni a quella 15-19, con un picco per il target 8-14. Lusinghieri anche i risultati ottenuti su RaiPlay, con visualizzazioni di durata superiore alla media dei contenuti on line. Esiti che hanno, quindi, tenuto fede alle premesse e mantenuto le promesse: quelle enunciate alla vigilia del lancio, dalla Direttrice di Rai2 Ilaria Dallatana: “Il collegio è un docu-entertainment, un viaggio nel tempo fatto da ragazzi tra i 14 e i 17 anni che vivranno come negli anni Sessanta: un’esperienza educativa, di formazione, di relazioni. Anche questo rientra nell’idea di tv che ho: un modo per raccontare il Paese di quegli anni in maniera accattivante, ma anche rigorosa, attingendo al grande materiale che abbiamo nelle Teche Rai”.
A metà fra reality show e observational documentary, la fortunata serie di Rai Due ha visto, dunque, un gruppo di millennials precipitare negli Anni ’60, alle prese con gli insegnanti del Collegio Convitto di Celana a Caprino Bergamasco: un lungo e difficile percorso scolastico fino all’agognata licenza, fra Economia domestica, Applicazioni tecniche e tutte le altre materie della scuola Media prima della riforma del 1962.
Disciplina ferrea e vecchi metodi per un riuscitissimo “esperimento sociale” di ritorno al passato, con annesso ‘bagaglio a mano’ di insegnamenti utili, da portare nel proprio futuro.
“E’ stato davvero emozionante avervi ospitati nel nostro Istituto. – ha concluso il Prof. Barbato De Stefano, nel congedare i quattro studenti-attori, per lasciarli ai selfie scattati insieme agli allievi dell’Alberghiero –Confrontare il passato e il presente della scuola è sempre un’operazione di straordinaria importanza, perché aiuta ad orientarsi, a ritrovare il senso della storia e del cammino, a comprendere meglio il mondo attuale. L’entusiasmo del pubblico di oggi dimostra il successo di questa giornata. Ci avete aiutato, con la vostra esperienza, a riscoprire una parte essenziale delle nostre radici. Buona fortuna!”