Olmi e Perinu ieri alla manifestazione di Civitavecchia contro gli sbarchi di immigrati nel porto
I consiglieri comunali di Tarquinia Silvano Olmi e Maurizio Perinu, hanno partecipato ieri pomeriggio, lunedì 17 luglio 2017, all’assemblea pubblica organizzata nell’arena Pincio di Civitavecchia per dire no ai possibili sbarchi di migranti nel porto. Tra i promotori della manifestazione Alternativa Popolare, Cuori Italiani, Forza Civitavecchia, Forza Italia, Fratelli d’Italia-AN, La Svolta e Noi con Salvini.
Sul palco si sono alternati vari esponenti locali, regionali e nazionali dei partiti di centrodestra, tra i quali Roberta Angelilli, Alessandra Mussolini, Barbara Saltamartini, Francesco Zicchieri, Simone Di Stefano e Nunzia De Girolamo.
“La notizia che il porto di Civitavecchia potrà essere utilizzato per far attraccare le navi cariche di profughi ci preoccupa – esordiscono i consiglieri comunali Silvano Olmi e Maurizio Perinu – é il preludio all’insediamento nella zona di uno o più centri di accoglienza straordinaria, dove alloggiare gli extra-comunitari. Già nel 2011, a Civitavecchia nella ex-caserma De Carolis furono alloggiate ben 700 persone, con gravi disagi per tutta la città. Oggi questo incubo si ripropone e noi siamo andati alla manifestazione di Civitavecchia per protestare assieme a tutte le forze del centro-destra.
Il Governo nazionale non è più in grado di mettere un freno al fenomeno migratorio – concludono Olmi e Perinu – mentre tanti italiani vivono in povertà, si spendono milioni di euro per stranieri che nel 90% dei casi non fuggono da guerre o persecuzioni. Si tratta di migranti economici, che vanno rispediti al loro paese d’origine, poiché in Italia diventano facili prede della delinquenza organizzata. A Tarquinia abbiamo 192 famiglie che attendono da anni l’assegnazione di una casa popolare. Ci diano i soldi per aiutare gli italiani.”
In serata si è svolta una manifestazione sul lungomare di Civitavecchia che ha visto la partecipazione del leader della Lega Nord Matteo Salivi, iniziativa che un gruppo di estremisti di sinistra ha tentato, senza successo, di disturbare.