CIVITAVECCHIA – Si è svolto ieri pomeriggio, presso il centro direzionale dell’Interporto di Civitavecchia, un convegno nel quale si è discusso della riapertura della ferrovia Civitavecchia-CapranicaSutri-Fabrica di Roma-Orte. L’appuntamento è stato organizzato da: Associazione Mobilità Dolce, Comitato Ferrovia dei due mari, Associazione Europea dei Ferrovieri, OsservatorioRegionale sui Trasporti del Lazio e Associazione Italiana Cultura e Sport, con il patrocinio del Ministero dei Traporti, delle Regioni Lazio e Marche, della Provincia di Viterbo e di vari Comuni tra i quali spicca quello di Ancona.

La linea ferroviaria, iniziata 130 anni fa con la costruzione del primo tratto da Capranica a Ronciglione, venne poi inaugurata il 28 ottobre 1928 nel suo tracciato definitivo da Civitavecchia a Orte. A seguito di una frana fu chiusa nel 1961 e nel 1994 anche la tratta Orte – Capranica seguì la stessa sorte.

Al convegno ha partecipato anche il tarquiniese Silvano Olmi, in rappresentanza dell’associazione ambientalista Fare Verde Ets Odv.

“Facendo viaggiare su rotaia merci e persone, abbattiamo l’inquinamento provocato dal trasporto su gomma – dichiara Silvano Olmi di Fare Verde Ets Odv – il treno può essere utilizzato anche per i turisti che sbarcano al Porto di Civitavecchia e cercano luoghi da visitare alternativi a Roma.

Tra gli interventi che si sono succeduti durante il convegno ho particolarmente apprezzato quello del professor Stefano Maggi dell’Università di Siena e quello dell’assessore regionale alla mobilità e trasporti, l’amico Fabrizio Ghera.

La riapertura della ferrovia Orte – Civitavecchia – conclude Olmi- potrebbe essere un’opportunità di rigenerazione per il turismo, l’economia e il sociale, in particolare di Tarquinia e più in generale per la Tuscia e il litorale.”

Associazione ambientalista Fare Verde Ets-Odv

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