L’edizione 2017 si è svolta dall’8 al 15 luglio a Viterbo, tra incontri con autori, presentazioni di libri, concerti, spettacoli di teatro e danza, dibattiti e mostre artistiche.
Un’anteprima d’eccezione lo scorso 13 giugno per l’apertura del teatro dell’Unione con lo scrittore Jeffery Deaver, che ha presentato il suo ultimo bestseller “Il valzer dell’impiccato”. Un’appendice altrettanto suggestiva il 28 luglio a Civita di Bagnoregio con il concerto della Banda della Polizia di Stato dedicato a Falcone e Borsellino, con la partecipazione straordinaria di Luca Barbareschi e del tenore Antonio Poli. E poi come ospiti don Luigi Ciotti, il Capo della Polizia di Stato Franco Gabrielli, il procuratore capo di Catanzaro Nicola Gratteri, il questore di Palermo Renato Cortese. E ancora Giuseppe Ayala, Tina Montinaro, vedova di Antonio Montinaro caposcorta di Falcone ucciso nella strage di Capaci, la giornalista de “La Repubblica” Federica Angeli finita sotto scorta per la vicenda Mafia Capitale, Lucia Annibali, la giovane sfregiata con l’acido che ha catalizzato l’attenzione dell’opinione pubblica nazionale. Da ricordare anche le presenze di Paolo Siani, fratello del giornalista Giancarlo ucciso dalla camorra (la Citroen Mehari dove fu ucciso è stata esposta per l’intera durata di Ombre), Magdi Cristiano Allam, il segretario nazionale del Siulp Felice Romano. Questo è stato Ombre Festival edizione 2017, andata in scena dall’8 al 15 luglio a Viterbo, nelle location di piazza del Plebiscito e piazza del Gesù. Tra incontri con autori, presentazioni di libri, concerti, spettacoli di teatro e danza, dibattiti, mostre artistiche il successo di pubblico è stato costante.
Ombre Festival è organizzato dall’Associazione Culturale Mariano Romiti, nata a Viterbo nel luglio 2011 per volontà di un gruppo di appartenenti alla Polizia di Stato che dedicano il loro tempo libero al volontariato culturale: il presidente e direttore artistico di Ombre è Alessandro Maurizi. E’ forse l’unico caso in Italia di poliziotti che, da amanti della lettura, organizzano un festival di respiro nazionale. Per la seconda edizione il filo conduttore è stato quello dell’omertà che avvelena l’esistenza di buona parte dell’Italia e su cui l’Associazione Romiti ha provato a gettare un po’ di luce. Come ha scritto il presidente del Consiglio regionale Daniele Leodori nel suo saluto “mi piace evidenziare la composizione degli organizzatori: si tratta di agenti della Polizia di Stato, appartenenti all’associazione Mariano Romiti, che nelle ore libere dal lavoro si impegnano in opere di volontariato culturale. Anche per questo, a loro va tutto il nostro riconoscimento”.