“Esprimiamo forte preoccupazione su quanto reso pubblico dal nostro rappresentante istituzionale in Regione Gino De Paolis, in merito ai lavori della Commissione Trasporti – Attività Produttive sul futuro del sito produttivo di Torre Valdaliga Nord.Riteniamo inaccettabile l’atteggiamento di Enel e Tirreno Power che da un lato prendono tempo sul coinvolgimento e sul confronto con le realtà territoriali e dall’altro accelerano sugli iter autorizzativi dei propri progetti di trasformazione a gas.E’ finito il tempo dei tavoli che promettono di coinvolgere nelle scelte i territori e intanto si è già deciso nelle segrete stanze il futuro del polo energetico più grande d’Europa, passando sulle teste di tutti i cittadini.Civitavecchia è già stata gravata negli ultimi 70 anni da un insostenibile tributo al settore energetico, non permetteremo che venga imposto da Enel e Tirreno Power un periodo altrettanto lungo e buio di servitu’ al progetto di trasformazione a gas.Un progetto anacronistico ed inquinante, contro gli indirizzi di programmazione energetica europei che non garantisce neanche un minimo ritorno occupazionale rendendo la città ancora piu’ martoriata dal punto di vista ambientale ed ancora piu’ povera dal punto di vista sociale.Vogliamo conoscere da Enel, subito, senza giochetti di sorta, quali sono i tempi di dismissione e smantellamento dei gruppi a carbone, non vogliamo parlare di cosa Enel ha già deciso, vogliamo conoscere i cronoprogrammi per la restituzione del sito alla città .Così come devono essere immediatamente restituite e rese disponibili allo sviluppo dei traffici portuali le banchine in concessione ad Enel e tutte le strutture per la movimentazione del carbone, poiché oramai improduttive, rimangono un triste monumento all’incapacità di una programmazione dello sviluppo del territorio che porti lavoro ed opportunità per i cittadini e per le imprese locali.Non lasceremo in mano alle scelte opportunistiche di pochi, il destino di un intero territorio, ce lo impone una crisi sociale ed economica di portata epocale, ce lo impone l’amore per un territorio ed una comunità che deve difendere il bene collettivo più grande: il futuro dei propri figli.”
Le donne e gli uomini di Onda Popolare