CIVITAVECCHIA – Si è conclusa lo scorso 17 settembre l’operazione “Mare Sicuro 2023”, la tradizionale campagna di prevenzione e sicurezza condotta dalle Capitanerie di Porto – Guardia costiera ormai da oltre 30 anni nella stagione estiva, sia in mare che a terra, lungo le coste del Paese.
Salvaguardia della vita umana in mare, vigilanza sul regolare svolgimento delle attività ricreative/commerciali e tutela dell’ecosistema marino sono state le parole d’ordine che hanno caratterizzato la fase operativa coordinata nel Lazio dalla Direzione Marittima di Civitavecchia.
Le attività, hanno visto impegnate le pattuglie terrestri ed i mezzi navali dei Compartimenti Marittimi di Civitavecchia, Fiumicino e Gaeta e dei 17 Uffici marittimi minori, finalizzate a presidiare gli oltre 361 Km di costa compresi nei 22 comuni costieri distribuiti nelle Province di Viterbo, Roma e Latina e gli 11.500 metri quadrati di mare ricadenti nella giurisdizione laziale, che si estende da Montalto di Castro a Minturno, isole Pontine incluse.
L’impegno della Guardia costiera è stato prioritariamente rivolto alla salvaguardia della vita umana in mare; 33 sono state le unità che hanno richiesto e ottenuto il soccorso dei mezzi navali della Guardia Costiera impiegati e 114 le persone complessivamente tratte in salvo nei 78 interventi SAR coordinati in assistenza a diportisti, bagnanti e subacquei.
Grande attenzione è stata posta agli apprestamenti di salvataggio previsti dalle ordinanze che, attraverso il dialogo con le Amministrazioni locali, ha portato ad aumentare il numero di spiagge libere regionali presidiate dagli assistenti bagnanti.
L’incremento dei controlli in mare non ha ovviamente condizionato l’attività di vigilanza quotidianamente posta in essere nei porti ove, nel periodo estivo, sono notevolmente cresciuti i volumi di traffico, soprattutto di unità passeggeri. Sono stati registrati numeri importanti nei collegamenti con le Isole Pontine e soprattutto a Civitavecchia dove, da giugno a settembre, sono transitati oltre un milione di passeggeri su navi da crociera cui sommare i fruitori dei regolari traffici di linea con la Sardegna, la Sicilia e Barcellona.
Al termine dell’operazione, nel corso della quale sono stati effettuati più di 10.500 controlli in tutti gli ambiti di diretta competenza del Corpo, sebbene sia stato privilegiato un approccio di natura preventiva piuttosto che repressiva, sono state comminate 611 sanzioni amministrative e redatte 15 informative di reato alle competenti Autorità Giudiziarie.
In tale contesto, 2.150 verifiche condotte lungo il litorale hanno permesso di restituire alla libera fruizione circa 3.400 metri quadri di aree demaniali marittime e specchi acquei, caratterizzati dal fenomeno dell’illegale pre-posizionamento di attrezzature balneari da parte di soggetti privi di autorizzazione.
Come sempre grande attenzione è stata rivolta alle attività di tutela ambientale con un notevole incremento, in particolare, delle attività di monitoraggio dell’area marina protetta di Ventotene-S.Stefano.
“La stagione estiva 2023 è risultata particolarmente impegnativa, caratterizzata da una grande frequentazione delle spiagge anche per le elevatissime temperature registrate nei mesi di giugno e luglio. Facendo un raffronto con l’anno precedente, il numero dei soccorsi ha registrato una positiva flessione, segno di una sempre maggiore consapevolezza dei diportisti e dell’importante ruolo svolto dalla Guardia Costiera nell’attività di informazione e prevenzione, oltre che in quella più prettamente operativa – sottolinea il Capitano di Vascello Michele CASTALDO, Direttore Marittimo del Lazio. L’estate rappresenta il momento di massima fruizione di spiagge e mare da parte della collettività ed il nostro personale è chiamato a vigilare, in modo discreto ma sempre presente, il corretto svolgimento delle attività balneari ponendosi quale sicuro punto di riferimento per ogni problematica. Nonostante i costanti inviti alla prudenza e alla responsabilità è tuttavia inevitabile che si registrino maggiori situazioni di pericolo, causate il più delle volte da condotte rischiose o negligenti, che talvolta sono da censurare e, se necessario, reprimere. I dati complessivi ci consentono di ritenerci molto soddisfatti per i risultati conseguiti e per questo ringrazio tutto il personale della Guardia costiera della Direzione marittima che con grande dedizione e profondo senso di appartenenza ha svolto un lavoro importantissimo a favore della comunità che sul mare vive, lavora e si diverte.”