Come per il forno crematorio, così anche per la sciagurata ipotesi dell’Outlet a Fiumaretta si registrano le reazioni più isteriche al manifestarsi di opinioni contrarie all'”armata brancaleone grillina”.
Le azioni poste in essere dall’‘Amministrazione comunale, dovrebbero essere finalizzate ad individuare soluzioni concertate e condivise nell’interesse di tutta la comunità, e soprattutto con una visione di lungo periodo che permetta un vero rilancio del territorio anche a beneficio delle generazioni a venire; nel caso della giunta Cozzolino invece, ci troviamo ancora una volta a constatare come, in modo miope, l’amministrazione si ostini a percorrere strade opposte a quelle richieste dalla città.
Amministrazione, ricordiamolo, che in campagna elettorale aveva fatto della concertazione e della trasparenza la “regola di vita” ed ora, dopo essersi detti contrari all’apertura di nuove strutture commerciali, si avvia a realizzare, un mostro commerciale che vede contraria l’intera categoria
Come mai ogni qualvolta che i cittadini esprimono dissenso verso le scelte scellerate di questa amministrazione o chiedono di poter essere quanto meno consultati, nella migliore della ipotesi vengono ignorati o peggio ancora accusati di tramare chissà quale complotto nei confronti dell’Amministrazione?
Cosa dobbiamo fare come cittadini prima e come attivisti politici poi per far capire in modo netto e chiaro il nostro NO all’ OUTLET a FIUMARETTA o peggio ancora all’interno dell’area portuale come si paventava qualche tempo fa?
Siamo disponibili ad un confronto pubblico con il Sindaco e l’assessore (in)competente per entrare nello specifico delle ragioni che ci spingono ad essere contrari, come peraltro la stragrande maggioranza dei commercianti, a tale sciagurata ipotesi.
Lo dichiara in una nota Emanuela Mari sul dibattito emerso dopo la pubblicazione del sondaggio effettuato da una società di rilevanza nazionale e che di fatto ha bocciato in maniera netta il Progetto pentastellato.