Outlet Fiumaretta: vietate le obiezioni
Il Consiglio comunale ignora le perplessità avanzate dai commercianti cittadini e persino dai consiglieri M5s.
Il consiglio comunale, con la sua maggioranza monocolore, ha riproposto all’ultima seduta un cliché già visto: l’opposizione
da parte di uno degli eletti a 5 stelle, che resta sistematicamente isolato. Nella fattispecie si tratta di Rolando la Rosa, che ha richiamato i suoi colleghi M5s a valutare con attenzione la realizzazione del discusso outlet alla Fiumaretta. Le sue argomentazioni al riguardo sono state analoghe a quelle che si avvertono in città da quando il progetto iniziale, altrettanto osteggiato, di realizzare in zona un albergo è stato mutato in maniera radicale, ufficialmente per criticità in ordine idrogeologico. Per La Rosa, nella fattispecie, creare un centro commerciale in quell’area peggiorerebbe la crisi che attanaglia il settore, peraltro
allontanando i possibili flussi crocieristici dal centro città.
E il dibattito del consiglio comunale ha avuto peraltro il pessimo gusto di essere avviato proprio quando, con l’avvio della stagione delle crociere e un isolato caso in cui i turisti sono stati fatti sbarcare in centro città anziché nella dislocata piazza della Pace, le casse dei commercianti hanno avuto un’insperata boccata d’ossigeno. Nei fatti, dimostrando che l’opportunità fornita da certi traffici portuali potrebbe essere fonte di ricchezza non solo per gli esercenti e quindi per il tessuto economico cittadino,
come sottolineato da numerosi operatori ed anche da esponenti politici, come nel caso del forzista Giancarlo Frascarelli. Ma torniamo allora al dato politico per analizzare brevemente l’accaduto: La Rosa, pur presentando ad alta voce tutte le sue perplessità, è rimasto da solo ma ha preferito restare in aula, assicurando il numero legale, per astenersi. Il risultato è stato che
la delibera è stata approvata. Difficile dire se sia così cominciato un percorso di progressivo allontanamento dalla maggioranza,
qualcosa di simile è già avvenuto tante volte, con Riccetti, Bagnano, Carlini e via dicendo. Singoli casi che qualora fossero avvenuti
contestualmente avrebbero agevolmente permesso alla città di liberarsi di un sindaco e una giunta che sono ormai sempre
più chiaramente sopportati male dalla gente. È così che si sta per entrare nell’ultimo anno dell’amministrazione Cozzolino, con
una città in ginocchio.