Padellone, si torna a viale Garibaldi
La Pro loco ha quasi ultimato i preparativi per la storica tappa dell’estate civitavecchiese che partirà domani. Ciaffi: «Fieri di essere stati scelti. La città merita che questa tradizione sia organizzata al meglio»
CIVITAVECCHIA – I preparativi per il Padellone sono quasi ultimati. Torna l’ormai storico appuntamento dell’estate civitavecchiese. Una tappa molto attesa dalla cittadinanza, come dimostrato negli anni, che quest’anno è stata affidata alla Pro loco di Civitavecchia. «Siamo fieri – ha spiegato il presidente Maria Cristina Ciaffi – che l’amministrazione comunale ci abbia scelto e ringrazio il vicesindaco Massimiliano Grasso che ha ritenuto la Pro loco il soggetto più idoneo. I preparativi sono quasi terminati». Il Padellone, che si inserisce nei festeggiamenti per il natale della città, quest’anno sarà a viale Garibaldi da domani a domenica, tutte le sere dalle 19,30 alle 23,30. «Il vassoio base – ha continuato Ciaffi – comprenderà la frittura, una bottiglietta d’acqua e il pane. Poi ci saranno patatine, vino, birra e dolce. La novità di quest’anno – ha sottolineato – è che si torna all’origine con la scelta della locazione di viale Garibaldi. I tavoli saranno sistemati nella parte laterale, dove si crea quella sorta di terrazza che dà sul mare. Abbiamo seguito ben volentieri – ha detto Ciaffi – l’indirizzo dell’amministrazione che ha voluto questo ritorno all’origine». Si è parlato di un obiettivo base di 4,5mila fritture «anche se – ha proseguito Ciaffi – stiamo mettendo in campo tutte le forze disponibili per arrivare alle 5-6mila e, stando alle previsioni, il meteo dovrebbe aiutarci».
I volontari messi in campo dalla Pro loco cittadina sono dai 25 ai 30. Gli incassi delle serate serviranno alla Pro loco per riequilibrare la situazione economica «che ho trovato al mio arrivo – ha detto Ciaffi – e per finanziare le nostre iniziative come quella storica del Presepe vivente». Insomma la Pro loco si è rimboccata le maniche. «Vogliamo fare bella figura – ha concluso Ciaffi – perché la città merita che questa tradizione sia organizzata al meglio».